domenica 31 marzo 2013

condividere il cibo

Un nuovo strumento per smaltire i generi alimentari che avanzano, una piattaforma creata da quattro giovani siciliani che permette a singoli, negozi,supermercati,gruppi associativi di condividere il cibo in eccesso con chi ne ha bisogno. Ci si può iscrivere e collaborare contribuendo a creare un circolo virtuoso in tutta Italia, date un'occhiata qui http://blog.ifoodshare.org/



colazione in piazza


martedì 26 marzo 2013

critical wine montaretto 2013


ORARI NAVETTE DA BONASSOLA PER MONTARETTO E RITORNO
DOMENICA 31 MARZO E LUNEDI' 1 APRILE:
Partenza dalla stazione di Bonassola per Montaretto alle ore 11,00 - 14,00 - 16,00 - 18,00
Ritorno da Montaretto a Bonassola alle ore 15,00 - 17,20 - 21,30



lunedì 25 marzo 2013

sportello acquabenecomune


Dal 25 marzo tutti i lunedì dalle 10 alle 12 la sede Intergas di La Spezia in vle Amendola 186 ospita il Comitato acquabenecomune per la raccolta firme della Campagna ICE ( Iniziativa Cittadini Europei ) http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=1688:a-sostegno-dellice-sullacqua-diritto-umano&catid=163:notizie-flash)e l' autoriduzione delle bollette per la Campagna di obbedienza civile http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_content&view=article&id=1340&Itemid=128
L'acqua è un bene comune, difendiamola

domenica 24 marzo 2013

Casa Rossa Occupata

























la comune di massa
alcuni di noi erano nel progetto della comune di massa che è stato il primo centro sociale di massa era un'ex segheria per il marmo un postaccio sul fiume con l'eternit sopra io per esempio vengo da lì avevo 16 17 anni ho vissuto due tre anni lì poi però una parte dei vecchi occupanti ha mollato si sono venduti uno è anche diventato consigliere comunale con sel e comunque poi qualcuno ha dato fuoco a tutto è bruciato tutto

























un gruppo eterogeneo
noi eravamo nel collettivo studentesco siamo andati avanti nelle scuole per qualche anno poi l'anno scorso coi compagni dell'assemblea antirazzista antifascista di massa con i quali abbiamo anche occupato il duomo per i permessi di soggiorno ai migranti abbiamo deciso di occupare uno spazio e così si è formato un gruppo molto eterogeneo siamo molto diversi proveniamo da diverse realtà però tutti avevamo la stessa esigenza di avere uno spazio e così ci siamo aggregati e abbiamo occupato qui
autogestione
l'autogestione è in realtà una gestione questa è una consapevolezza dalla quale siamo partiti già all'inizio noi siamo circa una trentina ma ad essere sempre presenti siamo sette otto perchè gestire uno spazio è molto impegnativo porta via molto tempo fare i lavori pulire sistemare fare la spesa far le feste far le cene però quando c'è la mobilitazione e c'è bisogno della presenza di tutti allora si aggregano anche gli altri e siamo un bel gruppo
starci per tanto
quando abbiamo occupato c'era la polizia poi è arrivato il sindaco il vicesindaco i vari consiglieri comunali sel rifondazione inizialmente loro pensavano che saremmo rimasti solo due o tre giorni noi però abbiamo deciso di occupare stabilmente per il momento sembra non gli interessi la proprietà è dell'anas quindi il comune non se ne occupa per ora tutto lascia pensare che qui potremo starci per tanto
molti progetti
il posto sembra grosso da fuori ma in realtà è molto piccolo quando siamo arrivati qui era tutto murato da più di dieci anni abbiamo buttato giù tutto di lavori ce ne sono ancora tanti abbiamo dei problemi sul tetto ci sono delle infiltrazioni dobbiamo rimettere le canale che son state rubate abbiamo fatto molto anche all'esterno abbiamo ripulito tutto perchè abbiamo molti progetti per primavera 
























non è un locale
abbiamo iniziato a fare feste di finanziamento il venerdì e il sabato tanti non hanno idea di cosa significhi un'occupazione vengono lo vivono come fosse un locale normale allora piano piano cerchiamo di coinvolgerli
vogliamo fare lo sportello per il diritto alla casa fuori abbiamo l'orto sociale poi faremo il mercatino dell' autoproduzione perchè fuori c'è tanto posto poi giù abbiamo le cantine che ora in primavera inizieremo a sfruttare una la teniamo come magazzino un'altra la vogliamo utilizzare come sala prove una come palestra popolare stiamo già facendo il corso di boxe tre volte a settimana il giovedì facciamo il cineforum poi a volte facciamo pranzi o cene ad offerta libera per autofinanziarci
i vicini 
questa è una zona di benestanti per ora i rapporti con i vicini sono buoni cerchiamo di far meno rumore possibile e di avere un dialogo con loro quando ci sono le feste uno di noi sta sempre fuori e controlla che la gente non faccia casino i concerti sono solo acustici e comunque il posto è piccolo più di tanta gente non ci sta 60 70 persone al massimo

























critical wine
vogliamo fare anche qui un piccolo critical wine quando farè più caldo abbiamo selezionato quattro cinque produttori dalla toscana uno ligure uno dal piemonte poi chiamiamo qualche produttore della zona gli diamo la possibilità di dormire se vengono da lontano e organizziamo fuori che c'è più spazio 
l'unico anarchico
di sopra ci dormiamo qualcuno di noi c'è sempre a volte siamo di più a volte di meno però qualcuno c'è sempre ehi belzebù vieni vieni qua è un cane grande e grosso ma è innocuo io vengo da carrara carrara è in una situazione disperata non c'è più niente ieri c'era un dibattito sulla grecia di quelli della fai però in generale è un mortorio io sto qua fisso da un po' son stato sette otto anni a carrara con i compagni del germinal poi son venuto qua son l'unico anarchico praticamente e non è una cosa semplice ah ah no scherzo mi piace tantissimo la situazione qua
immobilisti
io son di bassano del grappa son vicentino son dieci anni che sono in toscana ma l'accento vicentino non l'ho ancora perso ah ah son andato via di casa a diciannove anni ora ne ho trentuno in veneto non ci voglio tornare mai più mi professo anarchico da quando avevo quattordici anni e quindi per me carrara era il fulcro dell'anarchia per quello mi son trasferito lì anche se poi magari la realtà anarchica carrarina è più deludente di quella di altre città io ero il più giovane del germinal e spesso son stato bloccato nei miei slanci di attivismo per cui continuo a professarmi anarchico ma non faccio parte dei gruppi storici non sono federato non condivido le loro scelte sono troppo immobilisti
antonio moscato 
l'incontro di oggi è sull'autogestione delle lotte il professor antonio moscato è un esperto di america latina quindi ci può dare alcune indicazioni sul dopo chavez è un compagno di orientamento marxista son tanti anni che segue le questioni dell'america latina ha scritto libri e pubblicato parecchi articoli
è così 
moscato: dipende cosa si intende per compromettente mi è rimasto molto impresso tanti anni fa a catania dei compagni autonomi mi dissero non puoi dire queste cose io stavo solo dicendo che come storico non ho mai visto che una classe oppressa o un popolo oppresso si sia liberato in modo pacifico con buoni consigli o suggerendo buoni comportamenti non si potrà dire ma è così
fare senza padroni 
questo è il primo di una serie di incontri a scadenza mensile dal titolo fare senza padroni iniziative ed esperienze sull'autorganizzazione che hanno come tema le teorie e le pratiche di riappropriazione i tentativi che ci sono in giro per il mondo di uscita dal capitalismo per questo primo incontro poiché riteniamo che in questo momento il laboratorio più interessante a livello politico e sociale sia quello dell'america latina abbiamo invitato antonio moscato un compagno militante con una lunga esperienza accademica che ha scritto moltissimo sul movimento operaio e conosce a fondo la situazione dell'america latina tre quattro anni fa ha pubblicato un libro che si intitola il risveglio dell'america latina questa discussione dovrebbe servirci a capire come uscire dalla evidente crisi in corso del sistema capitalistico costruendo una società alternativa
la conferenza (spezzoni a caso)
forme di resistenza
in venezuela chiedono l'intervento dello stato per nazionalizzare l'impresa e poi si dovrebbe realizzare un controllo operaio però non è facile perchè cominciano ad arrivare i funzionari dello stato e il processo viene controllato in argentina invece il fenomeno è molto più ricco ci sono varie forme di resistenza e sopravvivenza di varia natura dal baratto alla banca delle ore moltissime forme di solidarietà le fabbriche liberate che hanno retto sono duecento con circa ventimila lavoratori coinvolti il fenomeno quindi è circoscritto ma non insignificante 
nazionalizzazione
la sidor venezuelana era di proprietà di un italoargentino ed è l'industria siderurgica più grande del venezuela è iniziato tutto da una lotta per ottenere l'assunzione dei precari l'azienda stava bene in salute ma non ne voleva sapere nel corso di questo braccio di ferro si è chiesto l'intervento di chavez e dello stato per nazionalizzare l'industria chavez è intervenuto e ha deciso la nazionalizzazione 
madri di plaza de mayo  
solo in argentina dove tra l'altro c'è il governo meno di sinistra di tutti hanno colpito in parte i criminali di guerra grazie all'intervento delle madri che hanno ottenuto notevoli risultati dal punto di vista della giustizia in venezuela e negli altri stati invece l'esercito è lo stesso di prima 
vero socialismo
uno che non aveva nulla prima si trova ad avere assistenza medica gratuita contributi per chi manda i bambini a scuola infrastrutture che prima non c'erano questo spiega perchè gli strati più poveri sono contenti però i ricchi si sono arricchiti ancora di più non c'è un vero socialismo anche se con questi governi son stati fatti grossi passi in avanti 
san agustin 
per esempio a caracas dove ci sono palazzi ultramoderni e tutt'intorno baracche che salgono sulle montagne a san agustin c'era un'unica strada tortuosa di quindici chilometri che scendeva a valle il governo ha fatto una teleferica gratuita con sei fermate e ci sono vecchietti che da dieci anni non potevano scendere in città perchè dovevano fare scalinate ripidissime che ora sono grati per queste cose
bastonate e umiliazioni
in brasile se parlate con qualche esponente dei sem terra vi dice peste e corna della presidenza però non hanno il coraggio di presentarsi in alternativa perchè la loro base popolare è grata al governo nonostante vengano concesse solo poco più che elemosine tranquillanti sociali però sono diritti che prima non avevano mai avuto perchè prima c'erano solo bastonate e umiliazioni
contro la rassegnazione
duecento fabbriche autogestite non risolvono la situazione non coinvolgono la totalità dei lavoratori ma sono cose importanti per combattere contro la rassegnazione la passività l'accettazione qua hanno levato tutto ma non c'è stata reazione ci sono stati gli scioperi generali ma sono simulacri di scioperi generali lo sciopero generale comincia e finisce con la vittoria o la sconfitta ma non si esaurisce in un giorno quello è un modo per far scaricare le energie abbiamo manifestato il nostro sdegno adesso torniamo a casa
umiliare un paese
dell'islanda non se ne parla perchè ha ottenuto quello che voleva cioè non ha pagato il debito invece in grecia hanno deciso di piegare quel paese umiliarlo per dare un esempio agli altri paesi sull'orlo come noi la spagna il portogallo
casa rossa occupata km 375 strada statale n 1 Aurelia

intervista:anna / foto: enrico

 
 

 



 

























gaslunigiana


giovedì 21 marzo 2013

Iniziativa Cittadini Europei

 abbiamo organizzato due presidi per il 22 e 23 marzo dalle ore 15,00 alle 18,30 il primo (venerdi) in piazzaGaribaldi e il secondo (sabato) presso Zara piazza Beverini
http://www.acquapubblica.eu/