per info su edizione 2013: tumangia
martedì 29 luglio 2014
Mostra del Pomodoro
giovedì 24 luglio 2014
Luca e Nedo Mannucci
luca
io sto studiando agraria a pisa dove
hanno inserito anche un corso di agricoltura biologica e
multifunzionale e in più lavoro qui in azienda con mio padre meglio
della pratica non c'è niente te lo posso dire da studente ah ah
la falda
quando noi siamo venuti ad abitare qua
c'era la casa col terreno di cinque ettari e mezzo ma non facevamo
agricoltura perchè non ci interessava coltivavamo solo il mais ma
non abbiamo mai usato nè nitrati né diserbanti perchè qui abbiamo
il pozzo e abbiam sempre bevuto l'acqua del pozzo e io sapevo che
quella roba lì va a finire nelle falde acquifere
il bio
quando poi abbiam deciso di coltivare
sono passato subito al bio senza passare dal convenzionale mi sono
fatto due corsi di agricoltura biologica poi mi son preso dei testi e
mi son messo a studiare per conto mio e poi ho iniziato a coltivare
ci siamo certificati nel 2000 e da allora siamo sempre alla ricerca
di metodi sempre più naturali
il parco
abbiamo la fortuna di avere ai confini
il parco fluviale dove nessuno ci può coltivare non ci sono scarichi
non ci sono fabbriche però per chi fa convenzionale può essere una
cosa brutta perchè è un'allevamento di insetti sì è vero però ci
sono anche insetti utili insetti antagonisti che ci servono se li
conosciamo se sappiamo come vivono possiamo tutelarci e usarli a
nostro vantaggio
gli insetti
la nostra politica è questa a volte ci
dicono cosa usate contro l'afide? cosa usate contro il ragno rosso?
niente ma non è che non usiamo niente perchè siamo bravi ma perchè
non serve se la pianta è robusta è sana non ha bisogno di troppe
irrigazioni si difende da sola come una persona che mangia sano fa
sport non ha bisogno di farmaci se quello ti sta dalla mattina alla
sera in ufficio quando arriva a casa mangia e beve come un maiale è
ovvio che poi deve andar dal medico il discorso è quello lì
la carta
la carta è un isolante termico quando
si va in bicicletta ci si mette la carta contro il freddo no? è più
lenta a scaldare ma una volta che ha scaldato il terreno quando va
giù il sole mantiene il calore durante la notte quindi se faccio la
pacciamatura con la carta lì posso anticipare di parecchio i
trapianti
la pacciamatrice
questa è la classica macchina per la
pacciamatura la fanno tante ditte serve per stendere i teli di
qualsiasi tipo di poliuretano di amido di mais i rotoli possono
essere di varie misure dai cinquanta centimetri ai due metri
l'idea
quando mi hanno proposto di usare la
carta per un progetto dimostrativo di tre anni fa mi sono reso conto
che la carta da sola non funziona perchè è difficilissima da
stendere è rigida basta una zolla più alta e si taglia allora pensa
che ti ripensa mi è venuta l'idea mi son detto provo a fare una modifica alla macchina in maniera tale da poter stendere in contemporanea due rotoli così mi rimane la carta sotto e sopra l'amido di mais così ho il vantaggio della carta associato a quello dell'amido si aiutano a vicenda perchè la carta anche se si rompe ai bordi viene tenuta giù dal telo di amido e a sua volta l'amido dura molto di più i microorganismi ci mettono molto di più a degradarlo perchè la carta è molto dura e resistente quindi finchè c'è la carta l'amido rimane attivo
il trapianto
chi trapianta prima mette la piantina a
dimora e poi annaffia non c'è niente di più sbagliato perchè prima
di tutto rovino le radici mentre la mando giù secondariamente una
volta che io ho chiuso il buco con l'alveolo di terriccio l'acqua mi
scappa da tutte le parti quindi prima si fa il buco poi si riempie
d'acqua e si mette giù la piantina basta abbiamo finito non che
domani o dopodomani l'annaffiamo di nuovo
l'insalata
di insalata tendiamo a fare la vecchia
sarzanina però ogni anno cerchiamo di migliorare sempre di più il
seme così abbiamo ottenuto una pianta molto rustica e resistente è
una lattuga invernale può venire anche un metro di neve non le
succede niente si semina ad agosto e si trapianta a ottobre novembre
l'innaffiatura
l'insalata va innaffiata fino a che le
foglie non toccano l'amido come la foglia tocca l'amido basta non va
più annaffiata perchè altrimenti l'acqua ristagna sotto marciscono
le foglie prende la sclerotinia prende la muffa prende di tutto
l'insalata è fatta apposta per portarsi l'acqua al gambo si porta al
gambo la rugiada della notte anche in piena estate
il basilico mi si era tutto bruciato
dalla peronospora cos'ho fatto?un campo l'ho lasciato lì per veder
se si riprendeva l'ho mollato lì senza più guardarlo poi un giorno
vedo nel campo tutto giallo secco bruciato dalla peronospora quattro
cinque chiazze verdi pensavo fosse erba infestante vado a vedere
meglio e toh era basilico caso stranissimo dentro un alveolo quattro
piantine secche e una verde con foglie bellissime allora ho detto
vediamo se da questa varietà riusciamo a fare il seme l'abbiamo
fatto e ora stiamo a vedere cosa succede
la luna
la luna crescente cosa fa?fa andare
prima le piante a seme quindi mi semino le piante che fanno il seme
fagioli fave piselli dove non mangio il seme cioè mangio la foglia
aspetto la luna calante sennò mi fa subito il fiore non la mangio
più
la pera d'abruzzo
questo pomodoro si chiama pera
d'abruzzo e che cos'ha di particolarità?da mangiare è una cosa
eccezionale non ha nessuna acidità ha pochissimi semi dentro non ha
placenta non ha buccia e non ha attaccatura al picciolo e allora
perchè non c'è in giro per il mondo?perchè non si può trasportare
cioè quando questo pomodoro comincia ad esser maturo è di un
morbido che mi ci van dentro le dita quindi per trasportarlo devo
fare uno strato solo e la grande distribuzione l'industria un
pomodoro così non lo vuole però essendo buono buonissimo cos'han
fatto?han preso un pomodoro normalissimo incrocia te che incrocio me
l'han fatto diventare di quella forma lì ma con la buccia dura
dentro vuoto con l'attaccatura che arriva fino a metà acido insomma
è un pomodoro normale con quella forma lì chi l'ha chiamato cuore
di bue d'albenga chi cuore di bue chi canestrino ogni ditta ha il suo
ma son tutti partiti da questa tipologia qua
intervista: anna - foto: enrico
Azienda Agricola Lu-Ne Verdi, via Bradiola 17 Sarzana (SP)
mercoledì 2 luglio 2014
terraterra
lun 14 luglio ore 21 cena estiva del gas hourloupe presso l'azienda agricola "il noce" di santo stefano di magra. Al fresco sotto il pergolo griglieremo carne e verdure bio e brinderemo all'estate! Cena aperta a tutti. Per info tel 3476489061 (anna) prenotatevi entro mer 9 luglio
Georgia Maghelli
l'idea
un giorno alla televisione ho visto un programma sugli alpaca da lì ho avuto l'idea mi sono informata ho preso i contributi dalla comunità europea e ne ho comprate undici sette grandi con i piccoli poi mentre compravo gli alpaca ho visto anche le capre d'angora e l'anno dopo nel 2007 ho comprato anche quelle sono andata in francia ne ho prese trenta e poi piano piano ho imparato ad allevarle ora ne ho più di cento
losanna
mio padre è di qua i suoi genitori
erano nati qui a villagrossa poi lui si è trasferito in svizzera
dove sono nata io vicino a losanna e poi quando avevo tredici anni è
ritornato a vivere qui e sono venuta anch'io
incantati
siamo davvero in pochi in italia ad
avere questo tipo di animali e a produrre questa lana anche perchè
non è facile guadagnarci soprattutto in tempi di crisi io faccio
parecchi mercati però è abbastanza dura tutti rimangono incantati
però comprano poco
famiglia
qua mi aiuta soprattutto mio padre a
mio marito non piace troppo star dietro agli animali mia figlia ha
studiato economia aziendale e vive a bologna non farebbe mai questo
lavoro non le interessa proprio ma poi ha studiato tanto non vorrei
neanch'io
liberi
son sempre liberi al pascolo nelle mie
terre e in quelle dei vicini poi gli do anche fieno e erba medica gli
alpaca non son come le capre non si allontanano mai laggiù non è
recintato potrebbero tranquillamente andar giù per il bosco ma non
ci vanno
malattie
fino all'età di due anni un alpachino
può morire da un giorno all'altro un giorno è bello vispo e
l'indomani lo trovi stecchito fino a due anni fa ne nasceva uno ne
moriva un'altro non riuscivo mai ad averne più di venti ogni anno
c'è una novità l'anno scorso c'era una malattia che gli ha preso i
nervi due l'ho salvate ma una invece mi è morta gli era venuta la
paresi flaccida
ascesso
una mi stava per morire mi era
diventata magra magra stava sempre sdraiata e non sapevo cosa avesse
le ho dato il vermifugo niente le ho dato le vitamine niente poi
alzandole la testa ho visto un coso marrone era un ascesso è venuto
il veterinario l'ha pulito le abbiam fatto un antibiotico forte e l'abbiamo salvata
lama trekking
i lama non l'ho mai tosati hanno una
lana troppo grossa l'avevo presi per fare le passeggiate il lama
trekking ma poi non ho mai avuto il tempo di organizzare
pulci e zecche
la tosatura la faccio due volte l'anno perchè il pelo cresce due centimetri al mese solo a quelle più vecchie cresce di meno comunque per il pelo devo fargli anche i trattamenti contro le pulci e le zecche
biella
di lana ne producono dai quattro ai
cinque chili all'anno quelli giovani tre chili io faccio i sacchi
divisi per colore e poi la mando a biella dove me la filano c'è
un'azienda che tratta anche piccoli quantitativi e mi fa pochi chili
di diversi colori me li mescola anche beige chiaro beige scuro
marrone nero bianco quest'anno mi ha fatto anche il grigio mescolando
la prima scelta con la seconda
ai ferri
i lavori sono tutti ai ferri qualcosa
faccio io ma il grosso me lo fa un'aiutante da sola non ce la farei
perchè ci vuol troppo tempo faccio scialli cappellini ponchos sciarpe
coperte in tutte le sfumature di colore dal beige al marrone dal
bianco al nero i colori me li fanno a biella io toso la lana e la
mando lì e loro la mescolano per ottenere varie tonalità
foresta di fiori
per i fiori ho una vera passione quando vedo una pianta unpò particolare la prendo e la metto in giardino così poi mi crescono tutte e diventa una specie di foresta ah ah
foto:peo, intervista:anna, enrico
Azienda "Calda Carezza" di Georgia Maghelli, Località Villagrossa 61 - 19020- Calice al Cornoviglio (SP)
mail:info@alpacamohair.com - tel 0187-936426 / 3403725431
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