Terre abbandonate, trascurate, tralasciate, vecchi coltivi o vigne o uliveti sepolti dalle erbacce e dai rovi, vecchi contadini ormai stanchi o morti e nuove generazioni che hanno preferito lavori in città a quelli faticosi e poco remunerativi della terra. Che fare? In questa pagina le risposte non ci sono, c'è solo la descrizione di una realtà di fatto e, dove è stato possibile,la testimonianza dei vecchi contadini.
Nel nostro territorio ci sono esempi di scelte coraggiose, di giovani che tornano alla terra o proseguono il lavoro dei genitori o dei nonni (e questo blog è dedicato a loro) ma non sempre tutto fila liscio e alcuni hanno dovuto rinunciare o stentano parecchio ad andare avanti...
Bastano pochi mesi alla natura per riprendere possesso di terreni coltivati con cura per decenni: forse è un destino inevitabile, ma forse magari no.
Agli esseri umani piace tanto distruggere e radere al suolo per ricostruire tutto ex novo, forse sarebbe ora di fermarsi e curare e preservare quello che già c'è...
Il frutteto di Cassana
L'oliveto di Groppo
Il podere di Cerri
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