Dopo due anni dalla presentazione prende finalmente il via il progetto "Orti Urbani", porzioni di terreni comunali assegnati a cooperative,associazioni e cittadini che hanno presentato progetti per il loro utilizzo.
Ma la notizia più bella è che uno dei terreni è stato assegnato al Gas Hourloupe!Grazie al progetto collettivo elaborato dalla nostra "gasista" Gilda Esposito,al quale sono stati assegnati ben 90 punti di valutazione (secondo in graduatoria),ora i gas spezzini potranno usufruire di un bel terreno nella zona collinare a due passi dalla città. Ringraziamo il comune che, seppure con un pò di ritardo, con questa iniziativa ha messo a disposizione dei suoi cittadini terreni altrimenti inutilizzati sottraendoli alla cementificazione e soprattutto i due funzionari, Dario Campagnolo e Daniele Virgilio, che hanno ideato il progetto e tenacemente lavorato in tutti questi mesi per riuscire a concretizzarlo. Per chiunque sia interessato al progetto i numeri di tel sono 3476489061 (anna), 3400040242 (gilda), 3332753509 (enrico).
Questo il progetto presentato dai GAS:
Al
Dirigente del Dipartimento II
TERRITORIO
E POLITICHE AMBIENTALI
del
Comune della Spezia
Piazza
Europa n. 1
19124
LA SPEZIA
OGGETTO:
Domanda di partecipazione per l’assegnazione in concessione di
“ORTI COLLINARI” ubicati nella collina del Comune della Spezia –
aree per gli orti collinari (OC)
L’associazione
denominata:
Hourloupe
con
sede in La Spezia, viale Amendola 186, codice fiscale 91068400117
costituita in data 11 gennaio 2008
chiede
di
essere ammesso a partecipare alla selezione in oggetto per la
concessione delle particelle, o loro porzione, dei terreni di cui
all’art. 2 del bando, qui di seguito elencate con la relativa
metratura (specificare la sigla del lotto prescelto, in caso di
scelta multipla vale l’ordine di preferenza):
1)
OC2 Sud, mq circa 3000;
Come
richiesto dall’art. 3 del relativo bando si indicano le attività e
gli interventi che si intendono svolgere nei terreni suindicati:
Premessa
La
nostra Associazione nasce nel 2008 come Associazione Culturale e pur
mantenendo la sua natura no-profit, si trasforma dall’anno
successivo in un GAS, Gruppo di Acquisto Solidale, composto da almeno
70 famiglie e in relazione con i principali piccoli produttori
biologici della Provincia di SP e della Lunigiana. Rappresenta
l’antenna locale del movimento nazionale di economia solidale
coordinato dal tavolo RES, Rete di Economia Solidale e della rete
regionale ligure IF, Istruzioni per il Futuro. Hourloupe è inoltre
promotrice dell’Intergas, il coordinamento tra i 9 GAS della
Provincia spezzina e della Lunigiana fino a Massa (TUAC Tutta
un’altra Città). L’Associazione organizza costantemente attività
di comunicazione e promozione di stili di vita sostenibili ed equi,
con una particolare attenzione all’agricoltura locale, quasi
esclusivamente biologica, e alla valorizzazione del nostro territorio
e delle reti di persone e associazioni per promuovere il “buen
vivir”.
Negli
anni Hourloupe ha contribuito a creare il mercato contadino in Piazza
Brin la prima domenica del mese, ha organizzato eventi di
sensibilizzazione, i più importanti sono stati Earth Day e Verso Fa
la Cosa Giusta nel 2011 e la Festa della Terra nel 2012 con il
contributo della Regione Liguria. Realizza periodicamente cene
sociali “Terra Terra” nelle quali oltre al gusto dello stare
insieme si promuove la conoscenza dei prodotti locali dei nostri
piccoli agricoltori. Ha inoltre condotto una ricerca sul territorio,
a costo zero, con il titolo “Gente Straordinariamente Comune”,
ancora in corso e con l’obiettivo di raccontare le storie dei
produttori solidali del territorio. Sempre nella linea della
narrazione attualmente stiamo appoggiando il progetto “Si può fare
anche in Liguria” della Regione Liguria e Rete IF che vuole
raccontare le storie dei piccoli agricoltori biologici della
Provincia, dimostrando che la filiera legata all’agricoltura e al
turismo può rappresentare non solo una scelta ecologica, ma
soprattutto una opportunità di lavoro e di economia diversa,
l’altraeconomia, appunto, per usare le parole di Francuccio
Gesualdi.
La
filosofia alla base del presente progetto di creazione di un
“ortogiardino” ecologico nel quartiere di Sarbia è proprio
quella di realizzare azioni concrete di “buen
vivir”.
Questo concetto, in lingua originale sumak
kawsay, è
mutuato dalle popolazioni indigene dell’America del Sud, contenuto
nella Costituzione dell’Ecuador del 2008, è al centro della
riflessione dei movimenti di economia solidale come il nostro anche
in Italia. I diritti del sumak
kawsay
sono infatti i diritti ad un ambiente sano ed ecologicamente
equilibrato, nel quale siano protetti gli ecosistemi, la biodiversità
e l’integrità del patrimonio genetico e recuperati gli spazi
abbandonati e degradati, riportati a bene comune fruibile dalla
collettività. A questo diritto corrisponde il dovere dei cittadini
come noi di prendersi cura del patrimonio territoriale, materiale ed
immateriale e trasmetterlo intatto alle generazioni future. Il
territorio antropizzato infatti, abitato e scolpito dall’incontro
con le comunità umane, ha, come direbbe Magnaghi, una “coscienza
di luogo” da riconoscere e preservare, pur nel riconoscimento del
suo continuo divenire e trasformarsi. Nel nostro immaginario
collettivo, tale coscienza di luogo ha bisogno di essere protetta da
un “genius
loci”
che non è più un’entità sovrannaturale e capricciosa come nella
tradizione romana, ma rappresenta l’incontro tra le energie delle
persone che, con i loro saperi, le loro esperienze, le loro
competenze e storie diverse, anche lontanissime e diversissime le une
dalle altre, si prendono cura con amore della Terra e la trasformano
in un luogo di vita, di incontro e di costruzione di progettualità e
cittadinanza partecipata, in armonia con la natura e con il
paesaggio. Le competenze dei soci sono le più diverse: da quelle
empiriche, basate sull’esperienza diretta della terra, a quelle
sociali, organizzative, comunicative, oltre a competenze più
specifiche di geologhi, avvocati, pedagogisti, commercianti, etc.
Per
questo come Associazione di cittadini e di famiglie abbiamo
accompagnato sin dall’inizio il progetto del Comune di lanciare una
campagna urbana, dando il nostro contributo come cittadini e come
“gasisti” e salutiamo con grande entusiasmo ed allegria la
pubblicazione del bando e soprattutto l’impegno e la dedizione dei
funzionari e tecnici del Comune che lo hanno immaginato, diffuso e ci
hanno dato i consigli necessari per poter accedere a questo bando in
forma trasparente. Per noi la campagna urbana è un’occasione unica
di sposare due obiettivi spesso separati: da una parte esercitare
cittadinanza attiva e informata e dall’altra ricostruire un
rapporto di cura con il territorio finora abbandonato o abusato.
In
questo contesto, in base al lavoro realizzato negli ultimi anni, è
prevista una modifica allo statuto dell’Associazione che prevede
l’introduzione di nuovi compiti che i soci si danno. In particolare
tra gli obiettivi risalta:
a)
il recupero dei valori umani e sociali della solidarietà, della
collaborazione, della dignità dell'attività di produzione
b)
l'apprendimento e la realizzazione di idonee attività di
salvaguardia dei terreni boschivi ed agricoli, il recupero degli
stessi, e l'uso e lo sfruttamento ai fini della produzione agricola.
Attività
previste:
a)
Promuovere l'accesso collettivo all'utilizzo della terra per
l'autoconsumo, attraverso la creazione di orti urbani, il risanamento
e lo sfruttamento di terre incolte, la coltivazione di terreni,
mediante acquisizioni di gruppo o concessioni in godimento da parte
di privati o enti pubblici,
b)
Favorire le attività di conservazione, cura, ripristino dei terreni
al fine di ricostituire e conservare il patrimonio ecologico e
prevenire catastrofi da incuria.
c)
Formare la capacità lavorativa ed avviare alle attività descritte
tutti coloro che intendono perseguire, attraverso di esse,
l'affermazione della propria dignità e/o il reinserimento sociale
mediante la collaborazione, la condivisione ed il rispetto delle
regole, anche tra persone di diversa provenienza sociale e/o etnica,
la volontà solidaristica di produrre beni destinati al solo
autoconsumo e destinati, in quantità maggiore, a scopi solidaristici
e di perequazione sociale.
d)
Diffondere, sostenere e promuovere la sostenibilità ambientale e la
solidarietà ed il senso di responsabilità sociale tra le persone.
e)
Sperimentare lo sviluppo di colture diverse, tipiche di altre realtà,
compatibili con l'ambiente locale, e l'impiego di tecniche di
coltivazione tipiche di altre culture.
e)
Organizzare o aderire a corsi, seminari, laboratori, dibattiti ed
eventi al fine di incrementare le conoscenze, favorire lo scambio di
esperienze e la condivisione di risorse ed informazioni.
f)
Promuovere gruppi di acquisto solidale, raccolte di prodotti
direttamente dal produttore e azioni di finanza etica.
g)
Creare e partecipare a reti di relazioni tra persone, associazioni,
fondazioni, enti privati o pubblici, scuole, università comunità,
realtà cooperative ed aziende per diffonder dei principi e
raggiungere gli scopi dell'associazione.
h)
Svolgere opera d'informazione presso le istituzioni e le
amministrazioni locali per sviluppare processi di utilizzo diretto
delle risorse della terra da parte degli abitanti, e di
valorizzazione e salvaguardia del territorio. Offrire alle
amministrazioni strumenti di perseguimento della responsabilizzazione
civica e di promozione di attività collettiva solidale.
- conduzione agricola dei fondi:
Dato lo stato del fondo,
visitato insieme con gli operatori del Comune, in piccola parte, in
una o due piane, utilizzato come orto dai vicini, ma in gran parte
abbandonato come discarica a cielo aperto, con materiale anche
pericoloso (Eternit) e tenendo in considerazione l’inesperienza in
agricoltura e il tempo limitato della maggior parte dei soci
dell’Associazione, ci proponiamo per il primo anno, con l’aiuto
del Comune, di realizzare e completare la pulizia e la bonifica dei
terreni, secondo le indicazioni necessarie alla certificazione
biologica, pur non ritenendo necessario richiedere la certificazione
ufficiale in futuro. Per questa ragione la coltivazione e la
produzione sarà probabilmente limitata nella prima fase del progetto
e assumerà invece centralità la manutenzione e la salvaguardia
illustrata al punto successivo e per la quale, come esposto più
oltre, è fondamentale e imprescindibile la partecipazione del
Comune. Nonostante i bisogni appena esposti, alcune famiglie, tra cui
famiglie di cittadini stranieri residenti sul nostro territorio,
adibiranno piccoli appezzamenti alla coltivazione di prodotti ortivi
tipici del nostro territorio o dei paesi di provenienza, ove
compatibile con le caratteristiche del clima e del terreno.
Sicuramente pianteremo e cureremo erbe aromatiche tradizionali, dal
rosmarino al timo al basilico al prezzemolo, e piccoli orti sinergici
per la produzione di verdure di stagione. E’ inoltre prevista la
piantumazione di alberi da frutto, in particolare agrumi, ciliegi e
altre varietà autoctone più resistenti alle avversità di vario
tipo, anche se non commerciali. Alcuni alberi sono in effetti già
presenti e vanno solo curati: gli olivi, i limoni e i corbezzoli. Una
socia propone inoltre di creare uno spazio protetto di piante grasse,
dalle più comuni alle meno conosciute, come museo a cielo aperto.
Un’altra socia invece prevede di creare uno spazio adibito a piante
officinali, da usare per laboratori con adlti e bambini per
sensibilizzarli alla “saggezza” dell’ecosistema. Verranno
lanciate “bombe di fiori” nello stile “guerrilla
gardening”
per colorare ancora di più il paesaggio che comunque presenta già
fiori silvestri resistenti come le violette, le primule, le
margherite e i narcisi. Verranno sempre ed esclusivamente utilizzate
tecniche tradizionali ad alta intensità di lavoro e utensili non
elettrici o a benzina, con uno scarso uso generale delle macchine
solo ove strettamente necessario e divieto assoluto, pena
l’esclusione del socio, di utilizzo di concimi chimici o altri
prodotti non completamente naturali. Per ottenere questo risultato
c’è bisogno di un processo formativo e di costruzione di
conoscenze e competenze che molti dei soci non hanno ancora ma sono
disposti ad imparare. Ci avvalleremo dell’esperienza
dell’Associazione Nazionale Terra, ufficio di Genova, con esperti
nel tema degli orti urbani e dell’agricoltura sinergica. Inoltre a
livello locale coinvolgeremo anziani pensionati con esperienza che
volontariamente ci insegneranno alcuni “trucchi del mestiere”.
Verrà utilizzato compostaggio autoprodotto ove possibile.
b)
interventi di tipo manutentivo, di salvaguardia e di valorizzazione
del territorio:
Come
accennato al punto A il terreno così com’è ora non è
immediatamente fruibile, vista l’alta densità di rifiuti, anche
pericolosi. Per questo la priorità è lo sgombro e la pulizia,
contestuale alle misure di protezione del suolo e dell’ambiente
circostante. Il terreno necessita di abbattimento di alcune piante
d’alto fusto nate nel corso degli anni, del decespugliamento delle
piante infestanti attualmente presenti e della manutenzione e
controllo delle stesse nel tempo. E’ inoltre prevista la
manutenzione ordinaria dei pochi muretti a secco presenti come il
controllo e pulizia delle sistemazioni idraulico-agrarie e
l’eventuale ripristino dei canali di scolo. In alcuni parti del
terreno non è stato possibile comprendere esattamente lo stato di
questi ultimi, vista la presenza di ingombri importanti. Dove
ritenuto necessario si provvederà alla realizzazione di piccoli
interventi mirati alla razionalizzazione della circolazione
idrica
superficiale, allo scopo di prevenire ristagni ed erosione del suolo. A
tale scopo si può prevedere il riutilizzo in loco del materiale legnoso
proveniente dagli eventuali tagli previsti negli interventi manutentivi. E’ importante sottolineare che per riconvertire il terreno in senso agricolo, nella fase successiva a quella di pulizia, è indispensabile la disponibilità di acqua per le coltivazioni al momento assente ed interventi di straordinaria manutenzione alcuni dei quali esulano dalle competenze dell’associazione nonché dalle attrezzature in nostro possesso, o dai mezzi economici a nostra disposizione, essendo un’Associazione totalmente non profit. Se si dovesse procedere all’abbattimento di piante lato strada, anche questo comporta operazioni che non sono nella nostra disponibilità. Come già accennato più volte, nel lotto insistono decine di manufatti abusivi il cui sgombero richiede l’utilizzo di camion per trasportarli in una discarica autorizzata. E’ preoccupante soprattutto la presenza di lamiere di eternit. Sul sentiero lato monte alcuni muri in pietra a confine della scalinata mostrano evidenti segni di cedimento. Il nostro geologo si impegna a monitorare lo stato del terreno e dei sentieri circostanti e comunicare prontamente al Comune situazioni che necessitino di attenzione specifica. In generale tutti i soci si rendono disponibili a partecipare alla pulizia del percorso pedonale pubblico limitrofo ai terreni dati in concessione. Si pensa di aprire un’entrata al terreno direttamente dal sentiero segnalato e creare insieme con i soci percorsi nel verde con destinazione finale nell’orto giardino.
superficiale, allo scopo di prevenire ristagni ed erosione del suolo. A
tale scopo si può prevedere il riutilizzo in loco del materiale legnoso
proveniente dagli eventuali tagli previsti negli interventi manutentivi. E’ importante sottolineare che per riconvertire il terreno in senso agricolo, nella fase successiva a quella di pulizia, è indispensabile la disponibilità di acqua per le coltivazioni al momento assente ed interventi di straordinaria manutenzione alcuni dei quali esulano dalle competenze dell’associazione nonché dalle attrezzature in nostro possesso, o dai mezzi economici a nostra disposizione, essendo un’Associazione totalmente non profit. Se si dovesse procedere all’abbattimento di piante lato strada, anche questo comporta operazioni che non sono nella nostra disponibilità. Come già accennato più volte, nel lotto insistono decine di manufatti abusivi il cui sgombero richiede l’utilizzo di camion per trasportarli in una discarica autorizzata. E’ preoccupante soprattutto la presenza di lamiere di eternit. Sul sentiero lato monte alcuni muri in pietra a confine della scalinata mostrano evidenti segni di cedimento. Il nostro geologo si impegna a monitorare lo stato del terreno e dei sentieri circostanti e comunicare prontamente al Comune situazioni che necessitino di attenzione specifica. In generale tutti i soci si rendono disponibili a partecipare alla pulizia del percorso pedonale pubblico limitrofo ai terreni dati in concessione. Si pensa di aprire un’entrata al terreno direttamente dal sentiero segnalato e creare insieme con i soci percorsi nel verde con destinazione finale nell’orto giardino.
A
seguito di quanto esposto richiediamo, qualora ci venga assegnato il
lotto richiesto, di godere di un primo intervento da parte dell’Ente
proprietario, da concordare insieme e con la collaborazione attiva di
tutti. Reiteriamo inoltre che la riconversione dell’intero lotto ad
una dimensione di orto-giardino, visti i problemi sopra riportati e
visto che in quanto associazione ci avvaliamo di lavoro
esclusivamente volontario, avrà bisogno di tempi per la completa
sistemazione ad oggi non sicuramente e pienamente definibili.
c)
svolgimento periodico di attività culturali, di socializzazione e/o
educative:
Questa
è la componente del nostro progetto che i soci hanno contribuito a
costruire in forma più ricca e creativa, nel periodo di tempo di
circa un mese intercorso dalla preparazione alla consegna del
progetto. Si elencano le principali attività previste:
- Incontri tematici all’aria aperta sulle esperienze di orti urbani e guerrilla gardening, in collaborazione con altre realtà italiane e straniere. E’ prevista la formulazione di un progetto di scambio di esperienze sulla dimensione pedagogica dell’orto urbano, in fase di preparazione.
- Incontri di sensibilizzazione e riflessione sull’ecologia profonda e sull’educazione ambientale alla cittadinanza in generale, condotti come autoformazione o avvalendosi dell’aiuto di esperti.
- Laboratori di manualità legati alla Terra per adulti e bambini, aperti ai soci
- Laboratori dimostrativi aperti alle Scuole e alla cittadinanza, in collaborazione con LABTER
- Esperienze plein air di educazione degli adulti, in collaborazione con AIDEA
- Esperienze plein air di creazione artitisca
- Laboratori teatrali di improvvisazione in ambiente naturale, in collaborazione con il Dialma Ruggero.
- Camminate nei sentieri come esperienza di ritorno alla Terra e al Territorio
- Organizzazione di picnic sociali, il cui scopo è approfondire relazioni e conoscenza reciproca anche con l’utilizzo di dinamiche di animazione innovative, legate alla manualità e alla Terra
d)
coinvolgimento delle scuole locali nella realizzazione di orti
didattici:
Come
accennato al punto c, verranno pensati ed organizzati laboratori di
conoscenza e apprendimento cooperativo aperti alle scuole, in
particolare quelle della Zona Nord della città. I laboratori
verranno pensati insieme con i docenti ed inseriti nel momento della
programmazione del POF, a settembre, e quindi non sono definibili nel
dettagli in questa sede.
Altro
aspetto importante del nostro progetto sociale è quello di
includervi
persone maggiorenni o minorenni che, intenzionate ad un proficuo
reinserimento sociale o ad una maturazione del senso civico di importanza
sociale delle attività che il progetto comporta, coadiuveranno
l'Associazione nella manutenzione e coltivazione dei terreni, apprenderanno
le nozioni quantomeno elementari di coltivazione e le tecniche agricole e
collaboreranno con l'Associazione durante il periodo di affidamento in
prova al servizio sociale o di messa alla prova avendo acquisito nuove
competenze e relazioni sociali con i membri di questa.
persone maggiorenni o minorenni che, intenzionate ad un proficuo
reinserimento sociale o ad una maturazione del senso civico di importanza
sociale delle attività che il progetto comporta, coadiuveranno
l'Associazione nella manutenzione e coltivazione dei terreni, apprenderanno
le nozioni quantomeno elementari di coltivazione e le tecniche agricole e
collaboreranno con l'Associazione durante il periodo di affidamento in
prova al servizio sociale o di messa alla prova avendo acquisito nuove
competenze e relazioni sociali con i membri di questa.
A
tale proposito, sotto la propria responsabilità, ai sensi degli
artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28.12.2000
dichiara
- di manlevare l’amministrazione comunale da eventuali responsabilità di ordine civile e penale relativamente a danni a persone e/o cose generati dall’assegnatario/i durante la conduzione del terreno agricolo;
- di non avere debiti nei confronti del Comune della Spezia e non risultare inadempiente a prescrizioni stabilite in contratti stipulati con il Comune della Spezia;
- di essere dotato della piena capacità a contrarre con la pubblica amministrazione;
- che non sussiste nei propri confronti nessuna delle cause ostantive ai sensi delle disposizioni antimafia;
- di accettare la determinazione del canone di concessione pari ad € 20,00 per ogni ettaro di superficie, da corrispondersi annualmente o in unica soluzione;
- di essere consapevole che il mancato pagamento, entro i termini stabiliti dal contratto, per due annualità consecutive è motivo di rescissione del contratto stesso;
- di essere consapevole che nel caso in cui si assumessero nel corso del tempo requisiti di natura aziendale, fermi restando i requisiti e le attività previste originariamente nel progetto presentato per quanto riguarda gli aspetti sociali ed educativi, sarà possibile riformulare il contratto di assegnazione assimilandone la durata e i requisiti prestazionali a quelli già previsti per le aree “AC”;
- di accettare senza alcuna riserva, i termini e le condizioni del bando di selezione;
- di voler ricevere tutte le comunicazioni relative all’assegnazione al seguente indirizzo: Viale Amendola 186 e gashourloupe@gmail.com ; gilda.esposito@unifi.it ;
- Di essere informato che i dati personali ed, eventualmente, sensibili, oggetto delle dichiarazioni contenute nella presente domanda, verranno trattati dal Comune della Spezia nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. 196/2003 in modo lecito ed esclusivamente per le finalità connesse all’espletamento della procedura in oggetto.
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