Venerdì 20 Marzo partirà dalla Spezia il tour di
Retenergie, la cooperativa che promuove la produzione di energia
rinnovabile da impianti costruiti attraverso l'azionariato popolare, la
vendita ai soci dell’energia prodotta e la fornitura di servizi ai soci.
Tra i servizi, riqualificazione energetica, gestione di gruppi acquisto
e consumo critico di energia con il cambio di fornitore.
Presso la sede AVIS del Favaro, in Via Carlo Caselli, dalle ore 21.00
interverranno il Comitato SpeziaViaDalCarbone con un breve aggiornamento
sulle sue attività e sulla situazione dell’inquinamento nello Spezzino e
le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini. Il Presidente di
Retenergie presenterà la Cooperativa e introdurrà “ènostra”, il nuovo soggetto che si occupa della distribuzione dell’energia rinnovabile prodotta dai soci.
Sarà l'occasione per chiunque lo desideri di dare il proprio contributo in termini di conoscenze, proposte e programmi.
Sarà anche l'occasione per presentare la neonata sezione di Spezia e
Sarzana di Medicina Democratica e raccogliere le adesioni e per
formalizzare la costituzione del Comitato SpeziaViaDalCarbone in vista
di nuove iniziative,
Le successive tappe del tour di
Retenergie saranno Savona (Tirreno Power), Civitavecchia (Enel),
Brindisi (Enel) e Saline Joniche (SEI), dove la Cooperativa incontrerà i
comitati locali che si battono contro il carbone. Ricordiamo che il
Comitato SpeziaViaDalCarbone partecipa al Coordinamento Nazionale
Comitati No Carbone e alla Rete Stop Enel.
Sulla scorta
dell’esperienza dello scorso settembre (in occasione della People's
Climate March) chiediamo che tutti i comitati cittadini, i movimenti e i
partiti che ritengono che la produzione di energia elettrica con
l’utilizzo dei combustibili fossili da parte delle multinazionali sia
anacronistica, obsoleta, dannosa per l’ambiente, la salute e la
democrazia, collaborino all’organizzazione dell’iniziativa e vi prendano
parte.
Vorremo che diventasse un racconto corale, che
coinvolgesse e rendesse più consapevoli tutti i cittadini minacciati
dalle nocività, con la proposta di soluzioni alternative che in città
non sono mancate negli anni passati e anche più recentemente, nonostante
l’apparente disinteresse delle istituzioni.
Ricordiamo le
lotte del Comitato Acqua Bene Comune, il consumo critico dei Gruppi di
Acquisto Solidale, i Comitati Spezzini, il Comitato Piazza Verdi, i
Murati Vivi, le associazioni ambientaliste nazionali e tutti i gruppi
che si sono mobilitati per contrastare i reiterati tentativi delle
amministrazioni di mettere in atto soluzioni “sbrigative”,
antidemocratiche e poco sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e
della salute. Chiediamo il supporto e la partecipazione dei partiti e
dei movimenti che rivestono ruoli di governo o si apprestano a
candidarsi.
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