lunedì 14 maggio 2012

francesca boreanaz e marco azaghi

il mio cowboy
noi due ci siam conosciuti a un corso della camera di commercio perchè lui doveva aprire un ristorantino e io dovevo rilevare un negozio d'antiquariato abbiam fatto sto corso eravamo un gruppo molto giovane e tra noi c'era solo un po' di simpatia poi quel giorno lì lui mi ha detto che era morto suo papà che doveva mantener sua mamma e lavorava in cucina poi finito di lavorar in cucina portava fuori la gente a cavallo quando aveva finito coi cavalli andava a pulire le stalle e io ho detto è il mio cowboy ah ah avevamo diciannove anni
il martin pescatore
poi abbiamo avuto un bel locale sul mare a cavi di lavagna il martin pescatore era un locale stupendo bellissimo e già coltivavamo qui per portar giù al ristorante avevam fatto i corsi di agricoltura biodinamica io spiegavo tutto ai clienti dicevo queste son le nostre patate biodinamiche loro rispondevano che vuol dire che ballano?i soliti milanesi ci facevan le battutacce ah ah poi è capitata l'occasione di vendere e abbiam potuto realizzare il nostro sogno di venir su
dieci anni
son stati dieci anni molto intensi della nostra vita per lui era il suo mestiere io mi son trovata ad accompagnarlo lui era in cucina io in sala avevamo fatto una scelta molto difficile nel senso che avevamo pesce fresco pesce locale e quasi tutto il resto biologico è stata una bella esperienza ci ha dato tanto però appena chiudevamo a mezzanotte l'una venivamo su son trenta chilometri ci svegliavamo al mattino lavoravamo nei campi tutto il giorno alle tre mangiavamo tre mezza raccoglievamo le verdure e andavamo giù e preparavamo per la sera
stefano soldati
volevamo farla di legno perchè ce la davano subito era ecologica poi leggevamo aam terra nuova c'eran molti articoli sulla permacultura e pian pianino ci siamo avvicinati a un certo modo di pensare poi c'è stato il libro di stefano soldati la casa di paglia e ci siam detti se la facessimo di paglia?se devi fare un edificio che sia qualcosa di magico di speciale con materiale totalmente naturale
i materiali
è grande son duecentocinquanta metri quadri vi faccio vedere di sopra dove ci son le camere abbiam fatto i bagni impermeabilizzati con la cera d'api stiamo stratificando il pavimento e insonorizzando con pannelli di fibra di legno e sabbia che dà massa e attutisce i suoni le tramezze sono strutture di legno col canniccio riempite di paglia e poi tutte intonacate con l'argilla
l'era glaciale
ci abbiamo messo dieci mani d'intonaco cinque fuori cinque dentro ogni volta bisogna bagnarlo fino a cinque volte all'inizio con la pompa a spalla perchè non deve asciugare deve carbonatare prima di essiccare la calce deve fare una reazione con l'anidride carbonica se s'asciuga fa le crepe noi l'abbiamo bagnata per un mese ininterrottamente due o tre volte al giorno all'inizio cinque e poi in agosto son venuti quei tre giorni di caldo mortale avete visto l'era glaciale?con la ghianda che crepa il ghiaccio?ah ah non da tutte le parti però in certi punti si è crepata così e vabbè ci andremo con un po' di sapone di marsiglia e cera d'api e stucchiamo non c'è garanzia con questo metodo
























cacca di cavallo
nell'impasto c'è la cacca di cavallo è venuto questo muratore rumeno diceva che sua mamma ha costruito un mucchio di case di paglia e nell'intonaco metteva la cacca di cavallo lui si vergognava un po' a dirlo va lasciata un po' macerare non ce ne vuole molta serve per legare l'intonaco il colore esterno è la nostra terra stemperata quando stavamo dando l'ultima mano di arenino col frattazzo lo pucciavamo nell'acqua stemperata con la terra setacciata e quindi ha questo colore naturale il colore della nostra terra
la nostra anima
siamo molto contenti perchè in ogni centimetro c'è la nostra anima impressa l'abbiamo fatta tutta tutta noi l'altro giorno l'idraulico mi ha detto e vatti a fare una gita che sei sempre qui dentro
in standby
in totale tra nostra e in comodato abbiamo cinque ettari però eran tutti rovi di sei metri d'altezza quindi la prima parte del tempo è stata tutto ripristino e adesso tenacemente caparbiamente andiamo avanti con le nostre tecniche supernaturali però è faticoso era tutto bosco tre ettari su cinque l'abbiam ripresi però due devono ancora esser puliti abbiamo preparato un campone per le patate però questa casa ci ha veramente assorbiti è un annetto che siamo un attimo in standby

gli animali
io sono così mi chiamano vuoi mica delle pecore e vabbè dai prendiamo le pecore vuoi mica delle mucche e vabbè abbiamo mucca e vitello la cavalla i conigli le galline ora ce l'ha mangiate tutte la faina ma le riprenderemo vogliamo mettere i galli neri però prima dobbiamo recintare eh c'era la volpe che tutti i giorni ci prendeva una gallina e adesso la faina che ce le ha fatte fuori tutte in una notte
agricoltura sinergica
stiamo cercando di sperimentare i metodi dell'agricoltura sinergica non devi concimare né ribaltare i terreni non devi potare né diserbare non calpestare il terreno e devi consociare le coltivazioni metodo che fa molto bene alle piante molto meno al coltivatore perchè è più difficile da gestire ah ah questa era una piana con una terra argillosa che faceva paura e invece adesso guarda che meraviglia che è diventata a furia di pacciamare senza ribaltare gli strati guarda i lombrichi le mucche della terra vedi i famosi glomeruli di terra non schiacciata vedi com'è morbida la terra

fukuoka
coi metodi della permacultura devi cercare di ottimizzare il più possibile il terreno e dargli la massima resa possibile in sinergia quindi piante grandi con piante piccole sempre erbe aromatiche insieme in teoria dovrebbero anche razzolarci le galline le palline d'argilla non le abbiam mai fatte non so se le faceva lui o il suo allievo però è nato tutto da fukuoka noi ci chiameremo il filo di paglia in onore di fukuoka per consolarci ci diciamo che anche lui per qualche anno ha dato delle facciate ha perso tutto l'agrumeto ha perso moglie figli l'hanno mandato tutti a quel paese quindi vuol dire che bisogna insistere ah ah
l'ululone
questa è una vasca che ha realizzato il parco di montemarcello con quelli dell'università è una riserva d'acqua per la rana ululone dal ventre giallo io l'ho sempre sentito fin da bambina questo suono e non avevo mai immaginato che potesse essere una rana perchè fa hu hu sembra una civetta e invece sono delle rane che sono in estinzione perchè hanno bisogno di acqua ma anche di pulito e qua c'è pieno
otto atti notarili
questo pezzo di terreno è in comodato gratuito l'avevamo pulito perchè sulla piantina ci sembrava fosse nostro dopo un mese che lui lo stava pulendo mi sono accorta di aver sbagliato sono andata lì e gli ho detto scusami ma non è nostro ah ah comunque è di un amico che ce l'ha lasciato e forse quasi quasi ce lo vende ho fatto un anno di corteggiamento ai proprietari del paese son andata in comune a chiedere di chi eran le particelle nessuno sapeva che avremmo fatto né l'azienda agricola né l'agriturismo ma veramente nemmeno noi lo sapevamo perchè sennò sai però a me mi volevano bene ero la piccina del paese sempre di buonumore alla fine ho fatto otto atti notarili da otto persone diverse non è stata una cosa semplice però è tutta gente ai cui figli non gliene fregava niente ora son contenti di veder pulito
i tre figli
dei tre figli uno lavora a sestri in un ristorante ora deve fare la sua esperienza ha diciannove anni non ne vuol sapere della terra perchè quando erano piccoli noi eravamo sempre qui gli altri bambini andavano in giro e loro erano sempre qui quindi per ora non gli va l'idea poi si vedrà l'altro invece studia naturopatia e ci viene a dare una mano volentieri e l'ultimo è ancora piccolo si vedrà
agricola filo di paglia, pavareto di carro (carro)
francescaboreanaz@virgilio.it
http://www.youtube.com/watch?v=3lcSTY8Ci-Y

intervista marina / foto anna
























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