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Il carbone è la fonte di energia più inquinante al mondo. Durante
tutto il processo, dalla sua estrazione alla combustione nelle centrali
elettriche, le comunità locali sono esposte a impatti devastanti causati
dall’emissione di gas tossici e dai rifiuti derivati dal carbone, con
danni ambientali enormi e gravi rischi per la salute delle persone.
Le centrali a carbone rilasciano CO2 (anidride carbonica) nell'atmosfera. Questa forma di produzione di energia elettrica provoca devastazione ambientale, e infatti la CO2 è la causa principale del cambiamento climatico. Le banche che finanziano questi progetti disastrosi, come UniCredit, hanno la responsabilità dei danni ambientali e sulla salute causati dal carbone.
Le centrali a carbone rilasciano CO2 (anidride carbonica) nell'atmosfera. Questa forma di produzione di energia elettrica provoca devastazione ambientale, e infatti la CO2 è la causa principale del cambiamento climatico. Le banche che finanziano questi progetti disastrosi, come UniCredit, hanno la responsabilità dei danni ambientali e sulla salute causati dal carbone.
La recente crisi economico-finanziaria ha colpito duramente la
banca. Ciononostante UniCredit continua ad investire miliardi di euro
dei suoi correntisti in centrali a carbone ed aziende del settore.
Solamente nel 2011, UniCredit ha chiuso 109 sportelli (pari a 1457 posti di lavoro), mentre ha registrato un profitto di 847 milioni di euro.
Questo comportamento insostenibile sta suscitando sempre più opposizione a livello locale ed internazionale. In Slovenia, UniCredit contribuisce con milioni di euro alla costruzione della centrale a carbone di Šoštanj, mentre a casa propria la banca si tinge di retorica verde.
Nel 2011 la banca è stata elencata come uno dei principali investitori nel carbone, nelle società carbonifere e nello sviluppo di questa tecnologia. Una posizione inaccettabile per una delle maggiori banche in Italia. Il procedere della Banca verso un futuro migliore dipende da un portafoglio di investimento più sano e da un incremento sostanzioso dei suoi investimenti nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e in un'economia a basso tenore di carbonio.
Solamente nel 2011, UniCredit ha chiuso 109 sportelli (pari a 1457 posti di lavoro), mentre ha registrato un profitto di 847 milioni di euro.
Questo comportamento insostenibile sta suscitando sempre più opposizione a livello locale ed internazionale. In Slovenia, UniCredit contribuisce con milioni di euro alla costruzione della centrale a carbone di Šoštanj, mentre a casa propria la banca si tinge di retorica verde.
Nel 2011 la banca è stata elencata come uno dei principali investitori nel carbone, nelle società carbonifere e nello sviluppo di questa tecnologia. Una posizione inaccettabile per una delle maggiori banche in Italia. Il procedere della Banca verso un futuro migliore dipende da un portafoglio di investimento più sano e da un incremento sostanzioso dei suoi investimenti nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e in un'economia a basso tenore di carbonio.
Se UniCredit continua le sue attività come ha fatto fino ad ora,
il suo atteggiamento disinvolto nei confronti dei progetti di
investimento rischiosi e dannosi per l'ambiente porteranno di nuovo la
banca nei guai e le nostre tasse e conti bancari dovranno essere
utilizzati per salvarla.
Firmando la petizione diventi uno dei tanti che chiedono un comportamento migliore, più giusto e più sostenibile ad UniCredit. Inoltre manderai un messaggio forte anche alle altre grandi banche europee. Chiediamo ad UniCredit di ascoltare e agire ora! Firma la petizione per dire alla banca che quando è troppo è troppo, 'UniCredit fuori dal carbone. Subito!'
Puoi continuare a seguire i lavori della Campagna Europea contro il Carbone e dei suoi partner seguendoci su Twitter, diventando nostro/a amico/a su Facebook e visitando il nostro sito www.stopcoalfinance.org
Firmando la petizione diventi uno dei tanti che chiedono un comportamento migliore, più giusto e più sostenibile ad UniCredit. Inoltre manderai un messaggio forte anche alle altre grandi banche europee. Chiediamo ad UniCredit di ascoltare e agire ora! Firma la petizione per dire alla banca che quando è troppo è troppo, 'UniCredit fuori dal carbone. Subito!'
Puoi continuare a seguire i lavori della Campagna Europea contro il Carbone e dei suoi partner seguendoci su Twitter, diventando nostro/a amico/a su Facebook e visitando il nostro sito www.stopcoalfinance.org
E' arrivato il momento di fare sentire la nostra voce!
Nel recente caos in cui è precipitato il settore bancario, UniCredit si è appoggiata su di noi per la sua sopravvivenza.
Questa volta diciamo basta!
La Campagna “Unicredit fuori dal carbone. Subito! mira ad esporre le responsabilità di una delle maggiori banche che investono nel carbone in Europa.
Vogliamo che il Gruppo UniCredit smetta di investire in combustibili fossili, ed in particolare nelle centrali a carbone.
Il nostro obiettivo è che UniCredit modifichi il suo comportamento negli investimenti e intendiamo fare pressione per un’immediata revisione del suo rapporto con l'industria carbonifera.
Promuoviamo urgentemente una trasformazione radicale di UniCredit, affinché investa nelle fonti rinnovabili, nell’ efficienza energetica e in un'economia a basso tenore di carbonio.
Questa volta diciamo basta!
La Campagna “Unicredit fuori dal carbone. Subito! mira ad esporre le responsabilità di una delle maggiori banche che investono nel carbone in Europa.
Vogliamo che il Gruppo UniCredit smetta di investire in combustibili fossili, ed in particolare nelle centrali a carbone.
Il nostro obiettivo è che UniCredit modifichi il suo comportamento negli investimenti e intendiamo fare pressione per un’immediata revisione del suo rapporto con l'industria carbonifera.
Promuoviamo urgentemente una trasformazione radicale di UniCredit, affinché investa nelle fonti rinnovabili, nell’ efficienza energetica e in un'economia a basso tenore di carbonio.
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