lunedì 13 luglio 2015

Mulino Marghen

mio marito martin è inglese e fa lo skipper io ero restauratrice a roma siamo stati fidanzati quattro anni io lo seguivo in giro sono diventata molto amica con i padroni della barca dove lavorava con base a ostia e quando andavano via mi invitavano sempre però poi alla fine trascuravo il mio lavoro e con martin ci vedevamo poco così abbiamo deciso di metter radici e poi io ho sempre desiderato dei bambini però lui non sarebbe mai venuto a vivere in città tantomeno a roma  lui dai 18 anni in poi ha sempre vissuto in mare


















io ho rinunciato al mio lavoro lui al suo  abbiamo unito le forze  e deciso di aprire un b&b in campagna  che nelle nostre idee non era certo la lunigiana io da roma neanche sapevo che esistesse la lunigiana abbiamo guardato su internet e cominciato a girare vari posti siamo andati a vedere anche in umbria però poi abbiamo preferito un posto vicino al mare così lui può continuare anche il suo lavoro ora lavora col catamarano alle cinque terre


















abbiamo guardato tanti posti non ci convinceva nulla poi abbiamo visto una foto su internet di questo casale tutto distrutto tutto un rudere con questo ponte bellissimo e siamo rimasti impressionati perchè era stupendo abbiamo telefonato per vederlo dal vivo ci hanno spiegato la strada ci siamo messi in macchina cammina cammina cammina non si arrivava più poi siamo arrivati ci è piaciuto da morire e ci ha invogliato anche il fatto che comprare qui costa poco rispetto agli altri posti una cosa così grande non avremmo potuto permettercela da un'altra parte












alla fine ci siamo messi d'accordo con tanti dubbi e perplessità e paure perchè mi ero resa conto che era in un posto sperduto con una strada tutta curve siamo venuti a vederlo che non era nemmeno estate siamo venuti in un periodo anche brutto mi pare fosse novembre  è partita come una pazzia proviamo proviamo proviamo ho portato qua i miei genitori che mi hanno detto siete completamente pazzi















durante i lavori ci siamo impuntati a vivere qua fino a quando è stato possibile per circa un anno abbiamo abitato nella casa grande in una sola stanza con la stufetta senza riscaldamento nel frattempo ci siamo sposati e io sono rimasta incinta di una bambina quindi era sempre più difficoltoso vivere qui e anche venire durante i lavori
quella dove ora abitiamo noi era una stalla era un fienile sotto era tutto letame alto così noi ci abbiamo visto subito la nostra casa perchè era stupenda ci hanno detto non si può fare una casa perchè è una stalla non vi danno i permessi però noi abbiamo provato e dopo quattro anni  ce l'hanno messa a norma ed è diventata la nostra casa
all'inizio abbiamo trovato un signore molto bravo che ci ha fatto la casetta piccola ma ci ha messo un tempo infinito non veniva mai a lavorare perchè aveva tremila lavori in giro e allora per la casa grande ci ha detto sinceramente non ce la faccio vi affido a mio fratello
il fratello con due figli gemelli è stato bravissimo loro tre hanno fatta tutta la casa grande e ci hanno messo meno tempo di quella piccola si sono messi a lavorare dal primo giorno all'ultimo per un anno e mezzo di seguito in tutte le stagioni comprese neve e pioggia perchè ci avevano promesso che lo avrebbero fatto senza mai fermarsi e così è stato sono stati ammirevoli in piedi sul tetto col vento delle situazioni incredibili  anche senza di noi mi mandavano tutti i giorni le foto di quello che facevano eravamo sempre in contatto per telefono eccezionali davvero

questo posto era pieno di cose meravigliose cassapanche enormi dove mettevano dentro tutte le farine erano talmente enormi che abbiamo dovuto segarle in due questo tavolino pure stava qua questo era uno sportello che era nel mulino c'erano tre sportelli enormi per non far schizzare la farina tutte cose che io da pazza restauratrice non volevo assolutamente rovinare le abbiamo portate fino a roma col pick up di mio marito tutte ingabbiate le abbiamo rimesse a posto così ci siamo sentiti utili in quei momenti in cui non potevamo far nulla perchè qui c'erano i lavori
inizialmente volevamo fare un b&b poi abbiamo fatto agriturismo ed è stato un passo enorme forse più grosso delle nostre potenzialità perchè siamo solo in due io e mio marito e lui poi fa anche dell'altro però ormai così è andata abbiamo altri sei ettari in affitto sparsi qua e là
 marghen forse significava mugnaio però non ne sono sicura è una mia deduzione lo conoscevano tutti con questo nome  il proprietario originario non c'è più è morto però ho parlato coi suoi discendenti c'è anche una dedica sul libro di un ragazzo che è venuto che ha tutti i ricordi di qua quando veniva da bambino  è stato contento di vederlo ristrutturato perchè non l'abbiamo stravolto  io ho consultato un architetto che mi ha consigliato delle cose assurde voleva far passare l'acqua del mulino sul tetto con dei tubi che uscivano poi nei bagni cose costosissime alla fine abbiam fatto tutto noi stravolgendo il meno possibile
ci sono tre macine diverse si poteva regolare la quantità d'acqua a seconda di quanto dovevi lavorare qui riuscivano a lavorare tutto l'anno era un mulino ricco era totalmente indipendente aveva tutta la terra fino al letto del fiume ho visto le foto poi ho parlato con la gente della famiglia di qui che m'è venuta a trovare era tutto coltivato fagioli patate fagiolini nella stalla gli animali le mucche e le pecore quindi non avevano bisogno di niente vendevano le farine grano castagne e mais  
abbiamo avuto finanziamenti per la ristrutturaione non tanti come pensavamo però vabbè e poi per il trattore c'è un finanziamento ma non l'abiamo utilizzato perchè vale solo se lo compri nuovo e il nostro era un ottimo affare piccolino come lo volevamo noi ma era usato quindi niente finanziamento
economicamente non recupereremo mai ma questo già lo sapevamo dall'inizio neanche vendendo recupereremmo l'investimento perchè qui le case non hanno grande valore
tutta la verdura la usiamo qui per cucinare non la vendiamo l'unica cosa che vendiamo per ora sono i lamponi che abbiamo qui davanti che non sono tantissimi e che vendiamo qui a zeri nei supermercati e ristoranti e poi li usiamo per sorbetti gelati  dolci marmellate a non finire quelli che invece abbiamo negli altri terreni e che devono ancora venire invece sono tantissimi e allora dobbiamo attivarci per venderli in giro e non sarà facile già raccoglierli al momento giusto non farli andare a male portarli subito giù
qui è tutto assolutamente bio perchè non usiamo mai niente però non abbiamo certificazione i lamponi e i mirtilli che vendiamo sarebbe bello poterli certificare ma non so cosa devo fare non so quanto costa non so se conviene
non abbiamo animali la carne la compriamo qui intorno dalla gente che ce l'ha è accettato dalle regole sull'agriturismo poi ogni zona ha le sue regole noi siamo in una zona montana svantaggiata quindi abbiamo più facilitazioni 
da mangiare posso darne solo a dodici persone che è il numero che posso ospitare però sono consentiti un tot di eventi a stagione e durante gli eventi posso dar da mangiare senza limiti in cucina mi aiuta tantissimo raffaella che lavora quasi fissa qua io con le bimbe piccole riesco a far poco

siamo associati a booking.com che ha un'enorme visibilità abbiamo iniziato con quattro lenzuola quattro piatti perchè pensavamo tanto boh non verrà nessuno invece già il primo anno in estate è venuta tanta gente ed erano tutti contenti per me è stata una sorpresa perchè prima erano venuti i miei genitori i miei amici e mi avevano detto ma cosa combinate quindi avevo tanti tanti dubbi però tutte le persone che vengono sono entusiaste



foto Enrico, intervista Anna









giovedì 9 luglio 2015

La Terra Bianca


Perché in Italia si è considerato normale morire di lavoro, accettabile avvelenare l’aria e l’acqua, razionale distruggere un paesaggio e un territorio dalle potenzialita` straordinarie?
Incontro con Giulio Milani autore di “La Terra Bianca. Marmo, chimica e altri disastri” (Editori Laterza), coordina Daniela Patrucco (blogger SpeziaPolis).
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la terra bianca