mercoledì 27 agosto 2014

Incontro sulle tecniche di coltivazione


Il  28 settembre 2014 si terrà a Fivizzano  una giornata di
conversazione/lezione/confronto su  tematiche inererenti la terra, 
tecniche di coltivazione(metodo biodinamico,orti sinergici ecc.) 
e tutto ciò che rappresenta la terra...anche dal punto di vista della
 "spiritualità".
Ospite Alessandro Adorni esperto/sperimentatore di Biodinamica,
il quale metterà a disposizione dei preparati biodinamici  di
ultima evoluzione .
Se qualcuno vorrà potrà fermarsi a pranzo  all'agriturismo ad un prezzo solidale
 
agriturismobiologicovegano
Loc. Ortolano,35
Fivizzano(MS)
3339081053

domenica 17 agosto 2014

Mostra del Pomodoro


Intervista a Pasquale Naccarati presidente dell'A.Di.P.A. 
L'A.Di.P.A è l'associazione per la diffusione di piante fra amatori che ha sede a Lucca presso l'orto botanico e ha 27 anni di vita. E' stata fondata da un gruppo di sette appassionati negli anni '80 presso l'orto botanico perchè il vice presidente, Angelo Lippi, era il curatore dell'orto.
Uno dei nostri vanti è l'indice dei semi che noi raccogliamo presso soci,orti botanici, acquisti nel mondo eccetera, li mettiamo in un Index non solo col nome come fanno tutti gli orti botanici ma con l'aggiunta di tutte le spiegazioni attinenti alla pianta,note scientifiche, geografiche, storiche e qualche indicazione su come si semina.
In 30 anni abbiamo fatta tanta strada, negli ultimi anni poi si è aggiunta un'associazione sempre di nostri soci che si occupava principalmente di piante alimentari e quindi la cosa è cresciuta, ora metà dell'Index si occupa di semi e di piante alimentari.
Noi siamo organizzati in varie sezioni a livello nazionale, c'è la sezione Lombardia,Veneto, Friuli eccetera...quella di Massa Carrara e La Spezia si è creata grazie a Maurizio Lunardon e gli amici dell'Associazione Lunigianarborea da un paio d'anni e ha sede qui a Pontremoli.
Le nostre iniziative sono innumerevoli: scambio dei semi, conferenze, viaggi di interesse botanico, collaborazione o organizzazione di mostre mercato, incontri vari...
I nostri soci all'iscrizione ricevono l'Index e il notiziario, 25 bustine di semi, possono partecipare alle iniziative dell'associazione, ottenere consulenza botanica e collaborare in vari modi.
Per aprire una sezione ci vogliono una decina di appassionati che eleggano un capo e due collaboratori, ci mandano la richiesta e si può aprire la sezione. Le sezioni sono tutte regionali tranne Firenze e questa della Lunigiana che è tosco-ligure.














per maggiori informazioni:
 

lunedì 11 agosto 2014

Salviamo le Apuane

Le associazioni Amici delle Alpi Apuane, Amici della Terra Versilia, Arci Versilia, CAI Tam Lucca, Indipiendentes Apuanos, Italia Nostra Massa Montignoso, La Pietra vivente, No! al traforo della Tambura, Salviamo le Alpi Apuane, WWF Lucca organizzano per domenica 7 settembre 2014 la quinta manifestazione Sui Sentieri della Distruzione, un nuovo appuntamento sui luoghi della montagna apuana distrutta dalla folle cupidigia umana. Saremo sui sentieri attorno a Casette, piccolo paese nella Valle del Frigido, e teatro di uno dei bacini estrattivi più devastanti delle apuane massesi. Saremo nei luoghi che ospiteranno, dal 11 al 14 settembre, i Campionati mondiali di corsa in montagna e potremo vedere e giudicare quello che la dominante propaganda e informazione mediatica non raccontano.

Domenica 7 settembre andremo a Forno, altro paesino della Valle del Frigido, e non più a Casette. Ci incontreremo alle ore 8.45 al bivio stradale tra Forno e Resceto. Da Massa si segue Via Bassa Tambura in direzione Forno, a 4 km si trova l'abitato di Canevara, a 6,5 km la strada si dirama e a sinistra si dirige verso Forno. Qui raggrupperemo le macchine e insieme attraverseremo l'unica via stretta di Forno, passeremo davanti alla storica Filanda e, sempre dritti, costeggeremo il Canal Secco, tra edifici abbandonati e fatiscenti, in uno scenario improvvisamente degradato di dissesto e di escavazioni. Ci fermeremo in un ampio spiazzo, al termine della strada, dove lasceremo le macchine e ci incammineremo a piedi, oltrepassata una sbarra e lungo una marmifera dritta. La zona , a causa dell'escavazione, muta in continuazione, alterando i riferimenti paesaggistici e la vecchia sentieristica.
Di seguito posto un link con l'indicazione di un itinerario che non rispetteremo integralmente perchè non arriveremo alle Case Carpano, ma che permette di comprendere i luoghi della prossima escursione.
Trattandosi di un'escursione e di zone di montagna, si rendono obbligatorie le calzature da trekking, abbigliamento adeguato, zaino. Pranzo al sacco.


lunedì 4 agosto 2014

Scempio a Pignone?

Sentiamo spesso parlare di progetti volti a incentivare o recuperare le tradizioni rurali, un insieme di tecniche e saperi che costituivano il fondamento della civiltà contadina negli antichi borghi di tutta Italia.

Nella nostra realtà, Pignone, un piccolo comune dell’entroterra ligure che non arriva a 600 abitanti, da alcuni anni si è ritornati a valorizzare il patrimonio agricolo locale. Sono state poste in essere alcune iniziative, e più recentemente un progetto comunale volto al recupero dei terreni incolti da rendere adatti alla coltivazione.

5Ecco, la beffa atroce è, che mentre si spinge per recuperare terreni incolti e si costruisce una immagine di comune attento e sostenitore della tradizione contadina, altri terreni, coltivati da secoli con passione, dedizione e sacrificio da generazioni di contadini pignonesi, rischiano di scomparire per sempre nell’asfalto di una strada tanto assurda quanto inutile.
Il progetto infatti sarebbe quello dicollegare Casale, una frazione di Pignone che non conta 200 abitanti, direttamente alla strada che conduce alla Spezia senza passare per il paese capoluogo, mentre in realtà sono già presenti tutte le arterie atte a servire la frazione che potrebbero solamente essere ampliate con minor spesa e minor danno all’ambiente.
Soprattutto sarebbe un progetto folle dal punto di vista logistico. Il nostro paese ha subito ingenti danni (è crollato lo storico ponte romanico simbolo del borgo) durante l’alluvione del 25 ottobre 2011 che sconvolse le Cinque Terre e la Lunigiana, ma tale terribile esperienza sembra non aver insegnato nulla ai nostri amministratori. Il nostro territorio infatti è, nella sua complessità, esposto adaltissimo rischio idrogeologico, ogni autunno e primavera si ripetono costantemente frane e smottamenti che bloccano le strade di collegamento al paese.
Pignone strada

La strada progettata dovrà essere costruita sul pendio di una collina che durante la citata alluvione ha subito una serie preoccupante di frane e cedimenti e in più sarà posta sul letto di un ruscello che si collega direttamente con il torrente Pignone aumentando quindi il rischio di un effetto diga che avrebbe conseguenze devastanti per il fondo valle, dove si trovano alcune case abitate e, in generale, per tutto il borgo.

1Siamo in presenza quindi di una doppia violenza contro il nostro territorio, sia per il fatto che verranno espropriati e coperti d’asfalto terreni coltivati e sia per il rischio altissimo che la strada farebbe correre agli abitanti della zona. Per noi esiste anche unaragione del cuore perchè abbiamo visto i nostri genitori/nonni dare la vita per questa terra, lavorando dal mattino alla sera con passione e amore e coltivando patate, zucchine, fagioli, granoturco, cavoli pomodori...la terra fa parte della nostra vita, è casa nostra .
Le chiediamo di unirsi a noi in questa battaglia che oltre all’abuso contro il territorio rappresenta un vero e proprio abuso del potere pubblico di esproprio contro l’inalienabile proprietà privata, come dovrebbe essere in ogni democrazia e stato di diritto che osino definirsi tali.

L’idea che la cementificazione è sviluppo è completamente sbagliata e concordiamo con Carlo Petrini, fondatore di Slow food, che dice che “la terra costituisce il primo e il vero bene e una risorsa non rinnovabile”: un patrimonio da difendere e tutelare come ci ha trasmesso nostro padre.

Tale progetto distruggerebbe anche il paesaggio nel suo aspetto panoramico: “il paesaggio è qualcosa che ci riguarda nell’intimo, è parte della nostra identità e riguarda anche la felicità delle persone che ci vivono, la loro memoria e vedere un paesaggio rovinato a causa della cementificazione selvaggia, rovina la salute della mente e distrugge la memoria”.
Fermare il cemento e il consumo di suolo fertile deve diventare una priorità in un Paese che si voglia chiamare civile.

Roberto e Romilde Duce e figli (Gabriella, Patrizia e Valerio)

Per info e contattielisaviola@hotmail.it