giovedì 10 settembre 2015

Solidarietà ai profughi


ANCHE NOI, ALLA SPEZIA, STIAMO CON LE DONNE E GLI UOMINI SCALZI
11 SETTEMBRE ORE 18 alla Spezia, in PIAZZA RAMIRO GINOCCHIO ( davanti
al Museo Lia ) partirà LA MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI

Percorreremo scalzi poche centinaia di metri, lungo la via Prione fino a raggiungere il mare, al
molo Italia. L’iniziativa è nata a Venezia per opera di personalità del mondo dello spettacolo,
della cultura e del giornalismo nei giorni in cui, dopo le stragi nel Mediterraneo, abbiamo visto le
incredibili scene di profughi in fuga da guerra, fame e miseria, marchiati sulle braccia dalla polizia,
respinti alle stazioni ferroviarie, in cammino scalzi sull’autostrada per raggiungere l’Austria e
quindi la Germania. Con questo semplice gesto collettivo - marciare insieme scalzi - vogliamo
esprimere lo sdegno per le indicibili sofferenze inflitte ai profughi e dire con forza da che parte
stiamo: con loro
E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni
cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è
necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E'
difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per
poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro
ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di
cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro .
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non
ascoltarle. La Marcia delle donne e degli uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di
civiltà.
E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di
capire che n on è in alcun modo accettabile fermare e respingere c hi è vittima di ingiustizie militari, religiose
o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa
lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire
la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i
diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le
sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.
Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma
invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa. Per chiedere con forza i primi quattro
necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

lunedì 31 agosto 2015

Parigi chiama La Spezia

Il 19 settembre a La Spezia avrà luogo la conferenza “Parigi chiama La Spezia: salvare il clima, chiudere con il carbone, aprire nuove opportunità. Ambiente, salute, economia, lavoro”, organizzata dal WWF Italia e il Comitato SpeziaViaDalCarbone.
Il convegno ha lo scopo di fornire ai partecipanti informazioni sugli aspetti sanitari, ambientali ed economici connessi a differenti possibili scelte energetiche, dimostrando come le fonti fossili, in primis il carbone, siano soluzioni sbagliate non solo sul piano ambientale ma anche sul piano economico/occupazionale. Al centro dell’iniziativa ci saranno anche proposte per una transizione energetica della città della Spezia verso nuovi modelli di sviluppo economico.

L’iniziativa della Spezia si inserisce nella road map WWF in vista del vertice Onu sul Clima che si terrà a Parigi a fine novembre. Al seminario saranno invitati a assistere ospiti di rilievo e gli stakeholder locali.

Obiettivi del seminario
- Dare conto delle migliori ricerche scientifiche sul legame tra le emissioni da combustione del carbone e la salute;
- Fornire strumenti di conoscenza sul legame ambiente-salute ai media locali;
- Fornire un quadro delle possibili soluzioni energetiche e di sviluppo per coniugare ambiente e salute, evidenziando i co-benefici delle politiche di riduzione delle emissioni;
- Condividere gli obiettivi e i primi esiti del progetto Spezia 20.20 Smart City, mettendo le basi per la costruzione di una “comunità intelligente” e una programmazione strategica di lungo periodo.

Il programma sarà pubblicato a breve.

PARTECIPAZIONE GRATUITA, INIZIATIVA APERTA A TUTTI CITTADINI


mercoledì 26 agosto 2015

Maestri d'ascia

 Dante Alighieri nella Divina Commedia ha chiamato le loro prodezze Divin'Arte
Ne era convinto: i maestri d'ascia, gli antichi costruttori di navi, non solo erano esperti modellatori del legno, ma veri e propri artisti, custodi di una sapienza che aveva a che fare con la tecnica ma anche con la poesia, lo spirito del mare.
Qui, nel golfo della Spezia, hanno segnato la storia delle costruzioni navali dando forma a piccole e grandi imbarcazioni; nel  lontano passato erano molti; ai giorni nostri sono una sparuta 'discedenza', custodi di un patrimonio culturale e professionale.
Attorno a questi valori ruoterà l'incontro
Il maestro d'ascia e la divin' arte; alla scoperta dell'antico mestiere guardando al futuro

promosso dall'Associazione Posidonia e dalla Pro Loco delle Grazie, con il patrocinio del Comune di Porto Venere.

L'appuntamento è per domenica 30 agosto, alle 21, ai giardini pubblici delle Grazie.

Interveranno:
Ernani Andreatta, fondatore e curatore del museo marinaro <Tommasino-Adreatta> di Chiavari;
Dino Nascetti, presidente di Promostudi 
Pietro Ricci, maestro d'ascia
Moderatore Corrado Ricci, giornalista

Alcuni filmati 'accompagneranno' la navigazione tra le onde della storia, per guardare al futuro.

Associazione Culturale di Promozione Sociale POSIDONIA
via Libertà 87 - Le Grazie di Porto Venere


lunedì 13 luglio 2015

Mulino Marghen

mio marito martin è inglese e fa lo skipper io ero restauratrice a roma siamo stati fidanzati quattro anni io lo seguivo in giro sono diventata molto amica con i padroni della barca dove lavorava con base a ostia e quando andavano via mi invitavano sempre però poi alla fine trascuravo il mio lavoro e con martin ci vedevamo poco così abbiamo deciso di metter radici e poi io ho sempre desiderato dei bambini però lui non sarebbe mai venuto a vivere in città tantomeno a roma  lui dai 18 anni in poi ha sempre vissuto in mare


















io ho rinunciato al mio lavoro lui al suo  abbiamo unito le forze  e deciso di aprire un b&b in campagna  che nelle nostre idee non era certo la lunigiana io da roma neanche sapevo che esistesse la lunigiana abbiamo guardato su internet e cominciato a girare vari posti siamo andati a vedere anche in umbria però poi abbiamo preferito un posto vicino al mare così lui può continuare anche il suo lavoro ora lavora col catamarano alle cinque terre


















abbiamo guardato tanti posti non ci convinceva nulla poi abbiamo visto una foto su internet di questo casale tutto distrutto tutto un rudere con questo ponte bellissimo e siamo rimasti impressionati perchè era stupendo abbiamo telefonato per vederlo dal vivo ci hanno spiegato la strada ci siamo messi in macchina cammina cammina cammina non si arrivava più poi siamo arrivati ci è piaciuto da morire e ci ha invogliato anche il fatto che comprare qui costa poco rispetto agli altri posti una cosa così grande non avremmo potuto permettercela da un'altra parte












alla fine ci siamo messi d'accordo con tanti dubbi e perplessità e paure perchè mi ero resa conto che era in un posto sperduto con una strada tutta curve siamo venuti a vederlo che non era nemmeno estate siamo venuti in un periodo anche brutto mi pare fosse novembre  è partita come una pazzia proviamo proviamo proviamo ho portato qua i miei genitori che mi hanno detto siete completamente pazzi















durante i lavori ci siamo impuntati a vivere qua fino a quando è stato possibile per circa un anno abbiamo abitato nella casa grande in una sola stanza con la stufetta senza riscaldamento nel frattempo ci siamo sposati e io sono rimasta incinta di una bambina quindi era sempre più difficoltoso vivere qui e anche venire durante i lavori
quella dove ora abitiamo noi era una stalla era un fienile sotto era tutto letame alto così noi ci abbiamo visto subito la nostra casa perchè era stupenda ci hanno detto non si può fare una casa perchè è una stalla non vi danno i permessi però noi abbiamo provato e dopo quattro anni  ce l'hanno messa a norma ed è diventata la nostra casa
all'inizio abbiamo trovato un signore molto bravo che ci ha fatto la casetta piccola ma ci ha messo un tempo infinito non veniva mai a lavorare perchè aveva tremila lavori in giro e allora per la casa grande ci ha detto sinceramente non ce la faccio vi affido a mio fratello
il fratello con due figli gemelli è stato bravissimo loro tre hanno fatta tutta la casa grande e ci hanno messo meno tempo di quella piccola si sono messi a lavorare dal primo giorno all'ultimo per un anno e mezzo di seguito in tutte le stagioni comprese neve e pioggia perchè ci avevano promesso che lo avrebbero fatto senza mai fermarsi e così è stato sono stati ammirevoli in piedi sul tetto col vento delle situazioni incredibili  anche senza di noi mi mandavano tutti i giorni le foto di quello che facevano eravamo sempre in contatto per telefono eccezionali davvero

questo posto era pieno di cose meravigliose cassapanche enormi dove mettevano dentro tutte le farine erano talmente enormi che abbiamo dovuto segarle in due questo tavolino pure stava qua questo era uno sportello che era nel mulino c'erano tre sportelli enormi per non far schizzare la farina tutte cose che io da pazza restauratrice non volevo assolutamente rovinare le abbiamo portate fino a roma col pick up di mio marito tutte ingabbiate le abbiamo rimesse a posto così ci siamo sentiti utili in quei momenti in cui non potevamo far nulla perchè qui c'erano i lavori
inizialmente volevamo fare un b&b poi abbiamo fatto agriturismo ed è stato un passo enorme forse più grosso delle nostre potenzialità perchè siamo solo in due io e mio marito e lui poi fa anche dell'altro però ormai così è andata abbiamo altri sei ettari in affitto sparsi qua e là
 marghen forse significava mugnaio però non ne sono sicura è una mia deduzione lo conoscevano tutti con questo nome  il proprietario originario non c'è più è morto però ho parlato coi suoi discendenti c'è anche una dedica sul libro di un ragazzo che è venuto che ha tutti i ricordi di qua quando veniva da bambino  è stato contento di vederlo ristrutturato perchè non l'abbiamo stravolto  io ho consultato un architetto che mi ha consigliato delle cose assurde voleva far passare l'acqua del mulino sul tetto con dei tubi che uscivano poi nei bagni cose costosissime alla fine abbiam fatto tutto noi stravolgendo il meno possibile
ci sono tre macine diverse si poteva regolare la quantità d'acqua a seconda di quanto dovevi lavorare qui riuscivano a lavorare tutto l'anno era un mulino ricco era totalmente indipendente aveva tutta la terra fino al letto del fiume ho visto le foto poi ho parlato con la gente della famiglia di qui che m'è venuta a trovare era tutto coltivato fagioli patate fagiolini nella stalla gli animali le mucche e le pecore quindi non avevano bisogno di niente vendevano le farine grano castagne e mais  
abbiamo avuto finanziamenti per la ristrutturaione non tanti come pensavamo però vabbè e poi per il trattore c'è un finanziamento ma non l'abiamo utilizzato perchè vale solo se lo compri nuovo e il nostro era un ottimo affare piccolino come lo volevamo noi ma era usato quindi niente finanziamento
economicamente non recupereremo mai ma questo già lo sapevamo dall'inizio neanche vendendo recupereremmo l'investimento perchè qui le case non hanno grande valore
tutta la verdura la usiamo qui per cucinare non la vendiamo l'unica cosa che vendiamo per ora sono i lamponi che abbiamo qui davanti che non sono tantissimi e che vendiamo qui a zeri nei supermercati e ristoranti e poi li usiamo per sorbetti gelati  dolci marmellate a non finire quelli che invece abbiamo negli altri terreni e che devono ancora venire invece sono tantissimi e allora dobbiamo attivarci per venderli in giro e non sarà facile già raccoglierli al momento giusto non farli andare a male portarli subito giù
qui è tutto assolutamente bio perchè non usiamo mai niente però non abbiamo certificazione i lamponi e i mirtilli che vendiamo sarebbe bello poterli certificare ma non so cosa devo fare non so quanto costa non so se conviene
non abbiamo animali la carne la compriamo qui intorno dalla gente che ce l'ha è accettato dalle regole sull'agriturismo poi ogni zona ha le sue regole noi siamo in una zona montana svantaggiata quindi abbiamo più facilitazioni 
da mangiare posso darne solo a dodici persone che è il numero che posso ospitare però sono consentiti un tot di eventi a stagione e durante gli eventi posso dar da mangiare senza limiti in cucina mi aiuta tantissimo raffaella che lavora quasi fissa qua io con le bimbe piccole riesco a far poco

siamo associati a booking.com che ha un'enorme visibilità abbiamo iniziato con quattro lenzuola quattro piatti perchè pensavamo tanto boh non verrà nessuno invece già il primo anno in estate è venuta tanta gente ed erano tutti contenti per me è stata una sorpresa perchè prima erano venuti i miei genitori i miei amici e mi avevano detto ma cosa combinate quindi avevo tanti tanti dubbi però tutte le persone che vengono sono entusiaste



foto Enrico, intervista Anna









giovedì 9 luglio 2015

La Terra Bianca


Perché in Italia si è considerato normale morire di lavoro, accettabile avvelenare l’aria e l’acqua, razionale distruggere un paesaggio e un territorio dalle potenzialita` straordinarie?
Incontro con Giulio Milani autore di “La Terra Bianca. Marmo, chimica e altri disastri” (Editori Laterza), coordina Daniela Patrucco (blogger SpeziaPolis).
evento fb 
la terra bianca 

sabato 27 giugno 2015

Una buona notizia


(25 giugno 2015) Questa mattina la Commissione per l'ambiente e la salute pubblica (ENVI) del Parlamento europeo insieme con la CommissioneSviluppo hanno votato a maggioranza assoluta (38 a favore, 22 contrari e 6 astenuti) ed inviato un forte messaggio alla Commissione europea per sostenere il diritto umano all'acqua.
Il Rapporto di Lynn Boylan (GUE ), deve essere approvato nella seduta prossima plenaria. La relazione chiede alla Commissione di riportare concretamente nella legislazione comunitaria, rispondendo alla  prima iniziativa dei cittadini europei, il diritto umano all'acqua, come definito dalle Nazioni Unite nel 2010. Si chiede inoltre di non spingere per la privatizzazione dell'acqua attraverso misure di austerità e di promuovere  più attivamente i partenariati pubblico-pubblico (PUP). Si chiede anche l'esclusione di acqua e servizi igienico-sanitari delle regole del mercato interno (come aveva dichiarato la comunicazione della Commissione) e da qualsiasi accordo commerciale.