domenica 16 settembre 2012

freedom flotilla a la spezia


Estelle: storia di un veliero e di un pacifista israeliano che difendono
i diritti umani a Gaza
Nonostante se ne parli con minore frequenza, la Striscia di Gaza tuttora soffre
l'occupazione israeliana, mentre nella Cisgiordania avanza il processo di costruzione di
colonie illegali, operazioni condannate dall’ONU e dall’Unione Europea. A riportare la
Palestina nell’agenda politica della comunità internazionale potrebbe essere, nel prossimo
mese, un vecchio veliero finlandese, acquistato da un’organizzazione svedese e “guidato”
da un personaggio decisamente interessante.
Il veliero si chiama Estelle, ed ha alle spalle una lunga carriera di traversate
intercontinentali e di regate sportive. Da alcuni mesi, Estelle è di proprietà di “Ship to
Gaza”, organizzazione svedese che fa parte dell’International Freedom Flotilla
Coalition, la rete internazionale che ha promosso diverse iniziative per i diritti umani
nella Striscia di Gaza, fra le quali quella del maggio 2010, conclusasi con l’assalto delle
truppe speciali israeliane alle navi pacifiste e l’uccisione di nove attivisti turchi a bordo
della nave Mavi Marmara, in acque internazionali.
Dopo la battuta d’arresto dello scorso anno, quando fu impedita la partenza delle
imbarcazioni umanitarie dai porti greci, la coalizione internazionale – all’interno della
quale sono presenti anche attivisti italiani – ha attraversato un lungo periodo di
riflessione, centrata sulla necessità di elaborare nuove e diverse strategie per perseguire
con maggiore efficacia il duplice obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale
sull’occupazione della Palestina e di adoperarsi direttamente contro l’assedio illegale della
Striscia di Gaza che da anni condanna più di un milione e mezzo di persone a vivere in
un’enorme prigione a cielo aperto, dove anche il flusso degli aiuti umanitari è regolato
dallo Stato di Israele. Il risultato di questa elaborazione è la messa in acqua di Estelle,
destinata a far discutere e a mobilitare istituzioni, movimenti e associazioni che si
occupano di Palestina, Vicino Oriente e, più in generale, del rispetto dei diritti umani.
Il veliero Estelle ha iniziato nelle scorse settimane un lunghissimo viaggio, che dalla
Svezia lo ha visto attraversare il Mare del Nord, l’Atlantico, e tra pochi giorni sarà nel
Mediterraneo, avendo circumnavigando l’Europa per poi mettere la prua verso la Striscia
di Gaza. Lungo le migliaia di chilometri del suo itinerario, Estelle fa tappa in tutti i porti
europei che vogliono ospitarla, ed ogni sosta è teatro di manifestazioni, spettacoli,
kermesse destinati a far conoscere la realtà palestinese e a promuovere questa iniziativa
della società civile contro l’occupazione. Un primo assaggio della potenza comunicativa
di Estelle si è avuto ad Umea, nel nord della Svezia, dove l’intera comunità locale, scuole
comprese, si è attivata per sostenere la missione della strana ciurma di pacifisti: i locali
della zona hanno organizzato serate di sottoscrizione, gli insegnanti hanno portato gli
alunni a bordo del veliero, i boscaioli e gli artigiani hanno contribuito con il loro lavoro
alla manutenzione del veliero, con un entusiasmo che ha sorpreso gli stessi organizzatori.
La calorosa accoglienza si è ripetuta in Norvegia, Francia e Spagna.
Le ultime tappe di Estelle prima di spiegare le vele verso Gaza saranno in Italia, dove la
rete di associazioni è al lavoro da tempo per organizzare le soste del veliero, che saranno
nei porti di La Spezia e Napoli, i cui Sindaci sostengono la missione umanitaria.
Il personaggio più in vista del bizzarro equipaggio di Estelle è, senza dubbio, Dror Feiler,
portavoce di “Ship to Gaza”. Figlio di Eliezer e Pnina, abitanti di kibbutz (cooperative
agricole), Dror è nato a Tel Aviv ed ha servito come paracadutista nell’esercito israeliano.
Nel 1970 rifiutò di essere impiegato nei Territori Occupati, diventando uno dei primi
refusnik, gli obiettori di coscienza israeliani. Trasferitosi in Svezia, Dror è diventato un
artista eclettico, spaziando dalla musica ad altre forme espressive.
Fino al 2010, Dror – portavoce dell’organizzazione ebraica European Jews for a Just
Peace - EJJP (Ebrei europei per una pace giusta) – ha preso parte a diverse
manifestazioni pacifiste in Israele e nei Territori Occupati, in particolare contro il “muro
dell’apartheid” nel villaggio palestinese di Bi’lin. A causa del suo impegno per la
risoluzione del conflitto, gli è interdetto l’ingresso nel paese d'origine, con la conseguente
impossibilità anche di andare a visitare l’anziana madre, che vive ancora in Israele.
Sassofonista nel gruppo jazz Lokomotiv Konkret, Dror Feiler è anche un apprezzato
compositore di musica moderna. Nel 2010, Feiler è stato anche candidato al Parlamento
svedese, per il Vansterpartiet (Partito della Sinistra), risultando il secondo più votato del
partito nella città di Stoccolma.
Estelle è un progetto nato dalla società civile, diretto alla società civile, perciò non
intende individuare rapporti preferenziali con questa o quella forza politica palestinese.
L'obbiettivo è che, laddove falliscono gli attori internazionali incapaci di risolvere la
questione palestinese, riescano i tanti Dror Feiler che mettono in gioco sé stessi per
disegnare un mondo dove le parole pace e giustizia suonino come una possibile
eventualità.
Auguri, Estelle.

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