giovedì 12 aprile 2012

nicola faccincani
















non ci son più soldi
ho messo varietà antiche molto resistenti ho preso di tutto albicocche susine pesche mele pere là sopra ho messo albicocche poi qui c'è pesche susine se mi rimangono prendo un disidratatore un essiccatore poi le snocciolo e le metto via che tanto costano l'ira di dio d'inverno quando prendi le albicocche le prugne secche così sembra oro e poi mantengono le loro qualità anche quei frutti lì tipo corniolo corbezzolo me ne son fatti dare cinque dopo se non attecchiscono me ne faccio dare altri e poi ho preso dei melograni che anche quelli voglio fare il succo di melograno che costa come l'oro però fa bene è pieno di omega tre ci vuole un laboratorio di trasformazione adesso pian piano vediamo la prossima misura 311 che faranno in regione se ci saranno ancora soldi qua pensavo che mi contribuissero con un venti trenta per cento non arriveranno al dieci perchè m'han detto non ci son più soldi quindi allora le spese per le buche per tutte quelle cose lì le han tagliate quasi a zero le piante sì ti daranno un dieci quindici venti per cento se va bene vabbè ti danno i soldi se compri un trattore col trattore cosa ci faccio perchè loro vogliono far lavorare le multinazionali capito così compri il trattore consumi l'olio il gasolio tutte quelle robe lì
l'artista delle varietà antiche
ho fatto delle buche un metro e mezzo per un metro e mezzo fonde un metro poi l'ho tutta sgranata ho messo sotto il compost perchè senno cosa succede se tu gli fai la buca piccola certi fanno con la trivella le radici vanno quando trovano il duro muoiono questo qua è un terreno che è stato tanto lì prima l'ho fresato poi gli ho bruciato su l'artemisia poi dopo gli ho fatto il compost ho messo i tronchi così ha ammorbidito molto ci son già dei lombrichi grossi poi l'ho sgranata tutta a mano non ti dico ho avuto la fortuna di trovare varietà antiche resistenti che non c'è da fare quasi niente la potatura la farò l'anno prossimo perchè quest'anno devo lasciarle così le devo divaricare un po' allargarle dargli forma qualcuna produrrà già quest'anno m'han detto spero di sì volevo andare ad arco di trento c'è uno che è un artista ha delle robe vecchissime che ha trovato lui quella che costa di più costa venticinque euro quelle non bio costano anche quindici euro m'è costato di più il trasporto far fare le buche con l'escavatore è venuto uno mi ha preso duecento euro di lavoro sì è stato qua una giornata intera però per dirti costa di più quello che le piante
ingranaggi
in pianura padana quelli che fanno monocoltura perlomeno fino a qualche anno fa riuscivano a metterci un po' del loro adesso sono diventati un puro ingranaggio delle multinazionali perchè gli ammendanti te li impongono le sementi idem con i loro anticrittogamici anche il trattore per cui tu sei in un ingranaggio e oltretutto col fatto che non fai mai la rotazione il tuo terreno è diventato un deserto quindi tonnellate di azoto fosforo potassio e poi alla fine non guadagni niente qui in toscana perlomeno quelli che facevano agricoltura intensiva su grossi appezzamenti non vogliono più far gli ingranaggi e stanno convertendo è un po' più critico il toscano


crisi e futuro
io ho fatto il geometra prima per un magazzino edile poi dopo ho cominciato a lavorare per un'azienda che faceva grigliati per l'edilizia poi dopo ha cominciato la crisi contratti tagliati ho detto aspetta un attimo o mi organizzo perchè il futuro per me sarà molto difficile cioè io la vedo così tutti pensano che la crisi è passeggera dopo due tre anni passa sì passa ma devi prevedere che non sarà più come prima la gente pensa che i consumi riprendano allora primo il pianeta non ce la fa più hanno saturato i mercati e poi tutta una serie di cose che non possono continuare così io ho detto adesso bisogna puntare sull'autosufficienza alimentare per il futuro io credo che nel giro di un decennio bisognerà arrivare a questo arriveremo a un punto che la terra varrà oro ho recuperato la vita io facevo dieci ore al giorno in macchina in giro per tutta la provincia di brescia di bergamo poi solo rogne traffico casini rischi poi ti fanno dei contratti cioè io a quarantacinque anni dovevo ancora subire l'umiliazione di un contratto a progetto che mi dicevano questo mese lavori il mese prossimo non sappiamo cioè ma che roba è






il sugolo
ho tolto la vigna e l'ho integrata con uva da tavola e uva fragola sai cosa faccio che è molto buono ma non ne devi mangiar troppo che ti viene mal di pancia il sugolo il budino di uva prendo l'uva la schiaccio la cuocio e man mano aggiungo farina puoi metter anche degli aromi la fai bollire addensa come il budino lo versi nelle coppette così è il budino d'uva è buonissimo a mantova si chiama sugol ci vuole l'uva apposta bisogna usare quella molto nera che colora molto allora viene buono con la fragolina viene bene m'han detto metti giù un vigneto fai il vino sì ma il vino lo fanno tutti 
caprioli cornuti
ho messo un po' di tutto patate porri rape rosse mi ero già fatto delle sementi io a brescia perchè là io ho due orti allora arriva quella della certificazione mi fa ma guarda che queste sementi qua autoprodotte non va bene perchè prima devi comprare quelle biologiche certificate allora ho dovuto fare tutto così ho dovuto comprar le bustine il secondo anno puoi fartele tu però devi partire con quelle è anche giusta sta cosa qua volevo mettere i raperonzoli che son buonissimi non so se li avete mai mangiati sono delle radici buonissime non sono riuscito a trovarli biologici adesso chiederò all'ense la deroga qui ho messo giù piselli cipolle tropea ho dovuto recintare perchè mi son entrati già i caprioli cinghiali madonna guarda han ravanato tutto sto facendo tutte le protezioni perchè loro arrivano quelli giovani e si grattan le corna sono cornuti proprio ah ah
il freezer
è da agosto che son qui nemmeno un anno considera poi che quando ha fatto freddo freddo son andato su a brescia perchè l'orto era andato a ramengo son stato quindici giorni a brescia perchè qua pativo il freddo e basta andavo con la stufa ora verso settembre mettiamo una caldaia a legna per scaldare tutto ho già la predisposizione per i termosifoni ci son tutti i tubi da raccordare la casa è di sasso se la scaldi rimane calda se non la scaldi rimane fredda gelata un freezer adesso sto anche cercando qualche vecchietto che vuol mollare perchè qua i vecchi mollano i vigneti gli uliveti perchè c'è da lavorare i giovani non ci vogliono lavorare per molti giovani io mi son reso conto coltivare la terra è un po' una roba da sfigati cazzo ma fai il contadino?lo dicono in tono di disprezzo io il contadino l'ho sempre visto come una figura saggia mitica 
veganismo e yoga
è dall'86 che sono vegano son stato uno dei primi a cominciare a mangiare biologico perchè se sei vegano devi mangiare integrale se mangi integrale convenzionale muori perchè l'integrale mantiene tutto cioè l'involucro del grano del riso trattengono tutti i pesticidi la mia compagna è molto brava a far da mangiare anche lei è vegana da tanti anni tiene dei corsi di cucina guarda molto anche alle combinazioni alimentari per cui volevamo fare un tipo di alimentazione così ecco per chi viene qua vuole mangiar bene cose buone di nostra produzione inizieremo quest'estate con gente che vuole cose così molto alla buona senza troppe pretese lei fa lezioni di yoga e anch'io quando ero a brescia facevo lezioni di yoga molto fisico lei invece fa meditazione
toscana povera
se prendi un terreno anche bello che ha tutto uliveto tutto quanto nella zona di lucca o di livorno difficilmente ci trovi l'acqua ci trovi il bosco cioè qui c'è tutta una serie di condizioni sai cos'è che mi ha fatto capire che poteva essere adatto?la località ortolano cioè se dal cinquecento questi erano gli orti del paese non è a caso capito?poi l'abbiam trovato già biologico certificato era in abbandono ma meglio così qualcuno dice c'è tanto da fare devi disboscare ma quello non mi spaventa mi spaventa se devo bonificare capito perchè tanti biologici vai a veder io ho visto tante aziende biologiche son biologiche ma non so come abbian fatto a dare la certificazione sono attaccati a un capannone industriale oppure vicino a un'autostrada qui vabbè non è il chianti è la toscana sconosciuta la toscana povera però per me è ricca
i GAS
son convinto che arriverà il momento che il cibo sarà più importante adesso uno compra il televisore spende seicento euro poi magari risparmia sul cibo mangia schifezze dopo magari si cura con i farmaci perchè magari ha la colite è una cosa squilibrata la prima cosa dovrebbe essere il cibo chi acquista coi gas ha già un'impostazione che è buona perchè dice voglio mangiare bene spendere da non svenarmi conoscer chi produce cioè fila tutto no?se uno va in un centro commerciale prende roba che non sa da dove viene cioè l'indivia viene dal belgio le carote dall'olanda i porri dal lussemburgo ma ciao l'olanda ad esempio quando gli è arrivato il progetto dei duecentocinquanta cacciabombardieri della lockeed martin ha detto no questo qua non lo vogliamo perchè già avete fatto l'F104 che era un cesso ve lo tenete voi invece noi destra sinistra han firmato tutti l'han comprati duecentocinquanta cacciabombardieri della lokeed martin che è un cesso ecco quindi capisci che gente che ci governa 

Bioagriturismo Vegan Ortolano, Fivizzano (Massa)


intervista anna marina, foto peo







orti urbani

Per andare avanti, a volte bisogna fare un passo indietro. Probabilmente è quello che hanno pensato i residenti di Larissa, il capoluogo della Tessaglia, in Grecia, dove le autorità e i semplici cittadini hanno creato ungigantesco orto biologico e lo hanno assegnato a pensionati, disoccupati, ma anche scuole e università.
Il giardino comunale, in cui crescono vari tipi di ortaggi e frutta, ha visto la luce lo scorso febbraio. Distribuito su 2,2 ettari, l’orto comunale è stato diviso in 277 lotti, di cui 60 sono stati assegnati ai pensionati e ai disoccupati della città, mentre il restante è stato affidato alle cure delle scuole e delle università della zona. Ma la straordinarietà di questo progetto sta nel fatto che l’assegnazione dei terreni è stata del tutto gratuita, senza bisogno di caparre o soldi per cauzioni varie.
L’unica richiesta mossa dalle autorità è concernente una trattenuta del 10% dei raccolti, da destinare però ad un mercato sociale di Larissa.
L’orto biologico ha riscosso grande successo non soltanto dentro i confini comunali. Il sistema è stato appena adottato nelle città di Trikala e Karditsa, entrambe nella zona di Larissa, mente le autorità municipali di Kavala e Kozani hanno già fatto richiesta di informazioni sul progetto. Il comune di Larissa ha spiegato che la domanda di lotti ha superato di gran lunga l’effettiva disponibilità e si sta già pensando di aprire altri orti biologici.
Al momento dell’assegnazione del lotto, il cittadino firma un contratto di due anni con il Comune. Un unico vincolo: le coltivazioni devono essere biologiche e diversificate di anno in anno, ossia come sancito nella migliore tradizione agricola. Da parte sua, il Comune di Larissa, fornisce acqua gratuita e l’impianto di irrigazione necessario per le coltivazioni, nonché consulenza gratuita da un esperto in scienze agrarie che visita tutti i lotti giornalmente.
Le verdure attualmente impiantate nell’orto sono destinate principalmente all’usodomestico, ma le autorità competenti stanno esaminando l’eventualità di formare una cooperativa agricola per assicurare una fonte di reddito minima ai pensionati e a tutti i disoccupati della zona.
L’attuale iniziativa è il simbolo di una società che, nonostante gli errori dei governanti, i diktat franco-tedeschi e un’austerità che rischia di far colare a picco la Grecia per almeno 10 anni, reagisce e non vuole smettere di sperare in un futuro dove le “lacrime e sangue” patite in questi mesi, saranno soltanto uno sbiadito ricordo.

lunedì 9 aprile 2012

inaugurazione nuovo portrait

 
   venerdì 20 aprile 2012 dalle 19.00 fino a 2.00
   inaugurazione Portrait, sede del gas hourloupe
   via rattazzi, 25 la spezia,PARTECIPATE!!!!!!
                                                    
  




sabato 7 aprile 2012

speziaviadalcarbone/in difesa del latte materno

In difesa del latte materno

Comunicato stampa

Tuteliamo il futuro dei nostri figli proteggendo l’ambiente, a partire dal latte materno!
Con la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, con i saluti dei Presidenti di Senato e Camera  ed in presenza di un folto pubblico di politici, giornalisti e cittadini giunti da ogni parte d’Italia, è stata lanciata a Roma il 19 marzo  nella sala stampa della Camera, la “Campagna Nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali” www.difesalattematerno.wordpress.com 
 Il Latte Materno è un Bene Comune di inestimabile valore, nutrimento insostituibile per la salute ed il benessere di tutti i bambini, ma è oggi purtroppo minacciato, al pari di altri Beni Comuni, dal profitto e dall’inquinamento. Le sostanze inquinanti si diffondono infatti nell’aria, nel suolo e nell’acqua, entrano nella catena alimentare, si ritrovano nei nostri corpi ed  in particolare i Contaminanti Organici Persistenti (POP)  fra cui diossine, PCB, pesticidi ecc. si depositano nei tessuti adiposi.  
Queste sostanze sono in grado di danneggiare la nostra salute, le cellule germinali, ma soprattutto l’embrione ed il feto durante la vita intrauterina e si ritrovano anche nel latte materno che diventa quindi un importante “indicatore” della salubrità dell’ambiente. Il biomonitoraggio  del latte materno viene raccomandato dalla OMS ed eseguito in modo sistematico da decenni in moltissimi paesi europei;  ma  non purtroppo in Italia dove le indagini sporadicamente eseguite mostrano livelli superiori a quanto si riscontra in altre nazioni. 
Le associazioni promotrici la Campagna ricordano che gli  studi scientifici dimostrano che i bambini non allattati al seno, oltre ad essere più soggetti a malattie a malattie acute e croniche,  se la cavano peggio anche in caso di ambiente inquinato in quanto  il latte materno mantiene - pur in presenza di contaminanti - tutte le sue virtù benefiche. L’allattamento va pertanto in ogni modo promosso ed incentivato in quanto rappresenta un vero “antidoto” alla esposizione agli agenti tossici,  ma da questi va  ovviamente preservato  e difeso nel modo più efficace  possibile. 
Le richieste della campagna sono molto specifiche e concrete: 
- l’istituzione di un biomonitoraggio, 
- la ratifica della Convenzione di Stoccolma  (che ha come obiettivo la difesa della salute umana dai POP  e che  l’Italia, unico paese in Europa, pur avendola sottoscritta  non ha  ancora ratificato), 
- la messa al bando di pratiche inquinanti ed assolutamente evitabili come l’incenerimento di rifiuti e biomasse, 
- l’istituzione di controlli più stringenti per gli impianti in essere e la approvazione di un marchio “dioxin free” per gli alimenti. 

Le associazioni promotrici della  Campagna, pur molto diverse fra loro, sono accomunate dalla ferma volontà di salvaguardare  la salute dei bambini italiani in cui  si riscontrano crescenti segnali d’allarme: aumento di disfunzioni ormonali, diabete, malattie auto-immuni, disturbi dell’apprendimento  e soprattutto una  incidenza di cancro nettamente maggiore rispetto agli altri paesi europei,  nonchè una progressiva diminuzione della speranza di vita come indicano i dati eurostat. 
I Promotori della Campagna intendono in primo luogo informare tutti i cittadini e sensibilizzare politici e istituzioni su problematiche di tale rilievo,  chiedono a gran voce che il buon senso prevalga e che si passi finalmente dalle parole ai fatti per salvaguardare, attraverso la tutela del Latte Materno, il diritto dell’infanzia ad una Vita di salute  e di pieno benessere.
Le portavoci della Campagna:  Paola Negri e Patrizia Gentilini cell. 3405995091
ISDE Italia - Associazione Medici per l'Ambiente (http://www.isde.it)
MAMI - Movimento Allattamento Materno Italiano (http://www.mami.org)
Minerva Pelti Onlus - Associazione di genitori di bambini oncologici per la Prevenzione e Lotta ai Tumori
PeaceLink – telematica per la pace (http://www.peacelink.it)
ACP – Associazione Culturale Pediatri (http://www.acp.it)
ANDRIA Associazione Scientifica (http://www.associazioneandria.it/)
GaaF - Gruppo Allattando a Faenza (http://allattandoafaenza.blogspot.com)
Mamme per la Salute e l'Ambiente Onlus - Venafro (http://www.mammesaluteambiente.it)

roberta tonfoni


ci tengo mi piace
qui transita tantissima gente ed è una zona strategica perchè per dire conosco anche aziende addirittura di pisa che vengono a comprare le piantine qua perchè è un po' uno snodo c'è un vivaista a pisa certificato bio il quale però soprattutto fa grandi numeri esempio se tu vai da lui e gli dici ho trecento semi di questa varietà particolare me li puoi seminare?ti dice guarda lasciamo perdere invece se qualcuno viene qui faccio l'esempio di andreoni che ha degli ecotipi liguri di pomodoro piuttosto che melanzanina genovese anche se sono pochi semi diciamo va bene badiamo noi a farteli bio a fare la deroga insomma a star dietro a tutto un iter anche burocratico che purtroppo c'è pur di accontentarlo insomma stiamo dietro anche alle esigenze del piccolo a quello che ti dice guarda voglio solo cinquanta piante impieghiamo di più quasi a fare cinquanta piante per lui che non a fare in serie mille piante da semi che compriamo noi siamo più attenti alla varietà piuttosto che alla quantità perchè ci tengo mi fa piacere

cento piante ci sono
ti facciamo una piantina perchè magari tu non hai le strutture adatte per fare una produzione in tempi utili mi porti il seme in mesi in cui per te diventa difficile produrre le piantine soprattutto per la temperatura e poi anche perchè ormai non si fa più la semina diretta né negli ortaggi né nelle piante aromatiche e officinali perchè se tu acquisti una cassetta con cento piante tu sai che cento piante ci sono se tu te le devi seminare può succedere che c'è la formica piuttosto che una situazione metereologica fuor di norma che ti porta via il seme e poi le infestanti eccetera eccetera ti costa un po' di più però sai che quelle piantine ci sono
una necessità
l'azienda è dal '99 che fa piantine bio perchè in quella data è entrato in vigore un regolamento CEE che vietava per chi faceva agricoltura biologica di partire da piantine che non fossero certificate quindi è stata una necessità non una velleità proprio una necessità per cui se tu dovevi portare sul mercato un pomodoro un melone certificato bio dovevi per forza partire dalla materia prima quindi da una piantina che doveva essere a sua volta certificata bio

revival del diverso
negli anni '80 c'è stato quasi un radere al suolo le varietà cioè se andava di moda il tondo liscio basta si lavorava solo in quel settore lì e si investiva solo lì anche magari in studi in scienza in genetica solo su quella varietà e invece dagli anni '90 in poi c'è stato proprio una sorta di revival del diverso per esempio solo noi di pomodori ce ne avremo venticinque trenta varietà
scambio di semi
noi semi no perchè sui semi c'è una legislazione veramente severa soltanto le ditte sementiere possono vendere semi noi abbiamo semi che vendiamo ma sono semi che a nostra volta compriamo però semi nostri non possiamo in verità anche lo scambio dei semi non rientra in un'attività tra virgolette a norma di legge perchè lo scambio del seme può essere organizzato soltanto da chi è ditta sementiera quindi in teoria io agricoltore se voglio scambiare con te il seme che cosa faccio?io ti regalo un pomodoro cioè stacco il pomodoro e dentro a quel pomodoro ci sono i semini poi tu avrai cura di prenderti quei semini e tu magari mi dai la tua melanzana che contiene dei piccoli semi e io avrò cura poi da quei semi di farne piantine questo è l'escamotage
 
la trafila per le specie autoctone
io vivaista e tu produttore cosa possiamo fare per poter coltivare con metodi biologici una piantina sconosciuta di cui tu hai i semi?la legge mi dice che innanzitutto devo vedere se esistono semi di quella varietà in ambito biologico c'è un elenco stilato in italia dall'ense che è l'ente nazionale sementi elette c'è una sorta di link online a cui ti puoi collegare e ti scarica tutte le ditte e tutte le varietà disponibili nel biologico dai fruttiferi ai cereali foraggere piccoli frutti eccetera allora tu vai in quest'elenco e cerchi se compare il nome della piantina di cui hai i semi se non c'è cioè non esiste ditta sementiera che lo produce allora c'è un modulo da presentare all'ense in cui si dice io sottoscritto tatata impiegherò un tot di semi per fare un tot di piantine poi devi aspettare la risposta dell'ense l'ense ti dirà guarda quella varietà che tu mi hai indicato non esiste in nessun registro perchè tutte le varietà devono essere iscritte in un registro italiano o europeo delle specie cioè l'ense ti risponde dicendo varietà non iscritta nell'elenco quindi tu sai che hai a che fare con un ecotipo cioè una varietà protetta che non ha una diffusione nazionale ma locale tipica del territorio






















gli hobbisti del bio
molti più hobbisti acquistano piantine biologiche veramente ci sono alcuni che vengono da genova molti di più molti di più noi lo vediamo dagli scontrini per cui battiamo il tasto bio sono aumentati quasi più dei professionisti queste per esempio sono piantine che vengono dalla germania fatte per l'allevamento in vaso per stare in balcone per chi non ha terreno
cultivar in purezza
tutte queste varietà che è possibile riprodurre non sono ibride cioè sono varietà che derivano da un'autoimpollinazione e quindi và da sé che se voglio mantenere quella varietà ed essere sicuro negli anni futuri di raccogliere sempre seme e quindi frutto solo di quella varietà cercherò di coltivare soltanto quella perchè altrimenti ci può essere un inquinamento con del materiale genetico esterno è buona norma quindi isolarle per mantenere in purezza del materiale genetico questo al momento viene fatto per mais di pignone diverse cultivar di fagioli di pignone ormai sono numerosi perchè erano partiti con il cannellino il borlotto e poco di più e ora ce ne sono diversi c'è il fagiolo dell'aquila fagiolo cenerino cannellino dall'occhio la pesella di l'ago poi un'altra varietà assai ambita che abbiamo anche noi qui in piantina è la cipolla rosa della val di vara il seme ci viene sempre fornito da una famiglia di zignago che è la zona tradizionalmente vocata a quest'ortaggio e ha un sapore dolcissimo e poi il cavolo nero spezzino che è un cavolo da foglia con cui si fa la pasta e cavoli che ha bisogno di prendere freddo per essere buono















la facoltà di agraria
mia madre lavorava in banca quindi niente a che vedere con l'agricoltura io ho fatto il liceo classico però ho sempre avuto un orto e un giardino e mi è sempre piaciuto passare lì tutto il tempo libero mio papà pure ha questa passione anche se nella vita faceva altro negli anni '70 quando tutti sono andati a vivere in città noi abbiamo comprato un piccolo terreno e lì abbiamo iniziato a coltivare dopo il liceo ho scelto la facoltà di agraria e devo dire che allora nell'85 eravamo pochissime ragazze saremmo state il dieci per cento e non era molto frequentata alla fine eravamo proprio pochi ma quando abbiamo iniziato eravamo centodieci centoventi io sentivo i miei compagni di liceo mi dicevano novecento mille a medicina noi stavamo tutti in un'aula comunque l'università come l'ho conosciuta io non è proprio il massimo delle aspettative è molto teorica troppo speculativa e poco pratica e sul bio ancora veramente tabula rasa

prestare servizi
qui sono arrivata nel '99 per un incarico attraverso la scuola sant'anna di pisa che riguardava il lancio degli insetti ausiliari nelle lotte di difesa dai parassiti grazie alle prove che abbiamo fatto qui in collaborazione col settore di entomologia del sant'anna abbiamo mostrato ai coltivatori come fosse possibile controllare alcune patologie grazie all'impiego di questi insetti utili e poi abbiamo fatto tanti corsi di aggiornamento sul biologico da come si compila un registro a quali sono i prodotti sostitutivi rispetto a quelli convenzionali un'attività di assistenza che è tuttora una realtà perchè l'azienda è iscritta nell'elenco regionale dei prestatori di servizi che è un riconoscimento che viene dato a chi fa anche opera di divulgazione di consulenza di assistenza questo è un compito che dal '99 fino ad oggi è stato affidato a me

i gioielli di roberta
la cipolla rosa il cavolo nero spezzino la pesella la lattuga il classico borlotto di pignone la zucchina alberello di sarzana lupinaro di casale questo è un pomodoro che viene da napoli da una ditta che ho scelto perchè è una ditta proprio familiare questo pomodoro è speciale si chiama piennolo è il classico pomodoro da serbo cioè tu a settembre lo metti in cantina e a gennaio lo mangi la mara des bois che è una fragola dal sapore di fragola di bosco anche la calendula faccio il basilico greco


ortoterapia
questo tunnel è riservato ad un progetto con i malati psichiatrici da far coltivare a loro destinato a loro è un progetto con l'asl che abbiamo iniziato quest'anno a gennaio e se ce la fanno dovrebbero poi costituire una piccola cooperativa e produrre miele a beverino dove il parco di montemarcello ha dato loro una piccola casa sono persone dai vent'anni ai sessanta si è costituito un piccolo gruppo consolidato all'inizio erano in tanti adesso sono rimasti pochini il mio direttore gli ha comprato anche un piccolo motocoltivatore insomma si vedrà che cosa ne esce fuori però è una bella iniziativa



















le macchine
questo è terriccio bio che è molto più costoso di quello tradizionale costa dieci euro l'altro costa sei euro questo è un trapiantatore automatico che preleva le piantine dalle cassettine da 448 e le mette in contenitori più grandi invece che farlo a mano queste pinze simulano le nostre mani ci sono due percorsi da uno entrano le cassettine da 448 dall'altro le cassette piene di terra con i contenitori più grossi costa una barcata di soldi però ne è valsa la pena queste invece sono due macchine seminatrici quando si fa la semina bio prima bisogna pulire i macchinari con il terriccio e il giorno che si fa la semina bio si fa solo quella







confusione
ultimamente mi è capitato di andare all'università della terza età a fare dei corsi dedicati al biologico e devo dire che nonostante se ne parli ormai da anni c'è ancora tantissima confusione cioè il cittadino qualunque ancora quasi non sa come riconoscere un prodotto certificato da uno che non lo è quindi c'è ancora una certa disinformazione 

multifunzionalità
all'inizio molti hanno iniziato a fare bio grazie ai finanziamenti a chi faceva scelte biologiche veniva data priorità ora se guardiamo i bandi si parla molto meno di bio la parola che viene più usata è multifunzione l'agricoltore fa presidio del territorio ma anche coltiva ma anche fa ristorazione fa fattoria didattica eccetera comunque l'accusa principale di chi fa biologico è la burocrazia estenuante davvero estenuante passiamo tutto il tempo a riempire scartoffie

Per correttezza Roberta usa il plurale ma la produzione biologica nell'Azienda di Pallodola è affidata interamente a lei.Grazie al suo appassionato e instancabile lavoro,alla sua disponibilità e alla sua competenza sulle specie autoctone l'Azienda è divenuta il punto di riferimento del bio in tutto il territorio che va dalla Val di Vara a Pisa.

Azienda Agricola Dimostrativa Loc.Pallodola, Sarzana
http://www.consorziosarzana.it/attrattive_d.asp?attrattiva_id=205
intervista anna genevieve, foto giorgio









































































venerdì 6 aprile 2012

acquabenecomune-campagna autoriduzione bollette
campagna autoriduzione bollette
le adesioni dopo un mese sono 140. Abbiamo notato che la maniera piu' efficace di dare informazioni e' far precedere ai banchetti sul territorio una diffusione di volantini qualche giorno prima del banchetto (con cassettaggi e diffusione diretta di volantini alle persone). E' anche importante, per dare visibilita' all'iniziativa nei quartieri o paesi, che la diffusione preventiva di materiale sia fatta da un certo numero di persone, mentre al banchetto si puo' stare anche in 2 o 3.
Pertanto, i prossimi appuntamenti sono stati decisi come segue :
VEZZANO - banchetto 21 aprile mattina - diffusione materiale il giorno 20 aprile pomeriggio
BOLANO o CEPARANA - banchetto 28 aprile mattino - diffusione materiale 26 aprile pomeriggio
E' assolutamente indispensabile trovare altre persone per la diffusione preliminare.
Le prossime programmazioni saranno per PVenere, S. Stefano e Lerici.

A Sesta Godano - tenuto conto della notevole affluenza di cittadini - dovremo fare a breve un banchetto per la compilazione delle bollette e cio' prima del 18 aprile data di scadenza di pagamento delle bollette in corso di emissione

Reazioni acam alla campagna
In un caso solo (per ora) e' arrivata ad una persona anziana che aveva fatto l'autoriduzione, una lettere di contestazione di acam.
E' una evenienza che avevamo messo in preventivo e non ci trova impreparati (abbiamo gia' le lettere da inviare per contestare e l'assistenza legale gratuita per tutti) ma il tema e' che, soprattutto nei paesi, si rischia che si passi la voce e che le persone non aderiscano per timore di ritorsioni (cmq non si puo' tagliare la fornitura ne' ridurla). Quindi dovremo spiegare bene ai cittadini questo aspetto

consegna pubblica delle adesioni
Si e' deciso di consegnare pubblicamente le adesioni all'Acam venerdì 13 aprile in mattinata.
clicca qui: il mio voto va rispettato
                                                                                              

domenica 1 aprile 2012

marina e andrea cohen

















mucche da latte mucche da carne
lì abbiamo la stalla delle capre e delle pecore e l’unica gallina che è rimasta dalla volpe dell’altro giorno vabbè succede e la mitica bianchina che è stata la prima regina a entrare nella nostra fattoria era gravida di quella che abbiamo chiamato la principessa che è una meticcia da carne è incrociata con una piemontese tutta l’estate abbiamo dovuto inseguirla prendeva la strada e seguiva quelle del mio vicino che ha tutte mucche da carne e quindi le lascia libere al pascolo ma questa è una mucca da latte e deve stare vicino alla stalla perché va munta almeno una volta al giorno ma quando la figlia prendeva la strada con le altre lei la seguiva poi la riportavamo indietro però mi ha fatto passare delle notti terribili ai clienti perché muuu tutta la notte adesso si son calmate ne abbiamo messa una in stalla e a metà marzo dovrebbe nascerne un’altra






















l'accordo col vicino
siamo arrivati nel maggio del 2009 ad agosto del 2010 abbiamo presentato la domanda d’agriturismo e siam partiti nell’agosto del 2011 siamo nati come orto e frutteto poi abbiamo preso le pecore per il formaggio era una di quelle cose che da buona cittadina dicevo è una magia incredibile non riuscirò mai a farlo di botto invece conoscendo la mamma del mio vicino ho imparato a fare il formaggio come lo facevano qua il primo anno l’accordo col mio vicino era che siccome lui aveva tante bestie ed era da solo andrea andava giù a mungere con lui e poi lui gli regalava il latte e quindi il primo anno ho fatto una produzione grandiosa perché avevo circa quaranta litri di latte al giorno pecora capra e mucca la produzione dell’anno scorso invece è stata più scarsa perché dai quaranta litri che ci dava lui siamo passati ai venti litri nostri e poi non avevamo la cella di stagionatura per cui abbiamo dovuto consumarlo fresco il classico primosale invece quest’anno arriva la cella di stagionatura e abbiamo più animali per cui vedremo come rende 


la frutta
abbiamo dovuto recintare tutto il frutteto abbiamo messo le varietà degli antichi frutti della zona la mela rugginin la pera e il ciliegio il noce il nocciolo i prugni poi abbiamo l’orto e là in mezzo ci sono i ribes e intorno ci sono i lamponi e le more domestiche le bestie ti entrano dovunque per cui fai la recinzione per questo fai la recinzione per quest'altro c’è voluto un sacco di tempo solo per i recinti



i figli e la scuola
avevamo negozi di mobili qua a levanto lui è di levanto io venivo sempre in vacanza a levanto da milano e sono rimasta qua la casa l’abbiamo già trovata pronta ristrutturata era fuori che non era pronto noi abbiamo tre figli di sedici di tredici e di dieci anni tre figli con esigenze diverse che vanno a scuola con tre orari diversi e senza servizio di pulmino di nessun tipo lui fa la prima uscita alle sei e un quarto e la seconda alle sette e un quarto perché la grande è in seconda liceo a chiavari e il treno è alle sette e zero sei da qui a levanto c’è mezz’ora di macchina e avete visto che strada c’è


le intemperie
noi siamo arrivati qui a maggio quell’estate lì c’è stata la siccità l’ultima pioggia è stata il trentun maggio lo so perchè c’era la comunione di nostra figlia eravamo appena arrivati qua e non ha piovuto più fino a settembre noi eravamo in mezzo all’incendio di carrodano e l’incendio di corniglia sentivamo delle folate che dicevi tra un po’ arriva anche qui poi c’è stata una siccità mostruosa siamo rimasti senz’acqua l’inverno successivo neve quaranta centimetri isolati totalmente tre giorni quest’anno poi c’è stata l’alluvione e il terremoto non ci siam fatti mancare niente ah ah

le difficoltà del bio
ieri ho scaricato il mangime biologico per gli animali costa quarantatrè euro al quintale se prendi il favino il mais l’orzo al mulino quindi non mangime spazzatura costa la metà e poi c’è la difficoltà a recuperar le cose alla fine ti scappa la voglia siamo costretti ad andare a san pietro vara al martedì viene un grosso produttore dall’appennino emiliano col camion lì c’è il deposito qua non trovi neanche le sementi biologiche il fieno poi non ne parliamo infatti quando abbiam chiesto la certificazione ci hanno chiesto stupiti ma fate tutto bio eh abbiam detto se dobbiamo romperci la testa ce la rompiamo tutta cosa facciamo gli animali no l’orto e la frutta si

il bando di concorso
ti ammazzano con tutta la parte burocratica in una maniera schifosa nel senso che poi se lo vuoi fare lo fai però secondo me la gente non capisce il lavoro che c’è dietro al biologico il primo anno siccome le produzioni ti arrivano tutte insieme e quindi non riuscivamo a consumare tutto qui non avendo ancora il ristorante avevo venduto la roba a levanto però alla fine piuttosto la regalo per aver cinque euro di una cassetta di fagiolini mi costa di più andar giù noi avevamo chiesto per avere il banco al mercato coperto ma la cosa assurda è che dev’esserci un bando di concorso che viene fatto a ottobre novembre eravamo ad aprile scusa ma che senso ha in un posto di mare dove la gente c’è a luglio agosto 

l’osella
sono arrivati qua i bambini abbiam fatto il giro delle bestie e gli abbiam fatto provare a mungere le pecore e poi hanno provato a fare il formaggio e quello che ho scoperto è che il peggiore della classe proprio quello che a scuola combina tutti i disastri in assoluto è stato quello che ci ha messo più impegno alla fine continuava a girare nella formella questo formaggio ma la cosa più buffa è che a un certo punto mi guarda e mi fa guarda ho fatto l’osella ah ah
saper aspettare
da buona milanese che vorrebbe far tutto subito mi dico vedi ora ti sei scelta una cosa dove devi saper aspettare l’altro giorno sono andata giù ho trovato tutti i miei noccioli che sono belli con le loro gemmette stan buttando i ciliegi che chissà da quando son qui perché sono alberi vecchi le ciliegie non son dolcissime però si fanno mangiare è che l’hanno scoperto anche le mie capre il primo anno avevamo comprato tutti i lamponi e avevamo solo la mucca e noi dicevamo evabbè cosa vuoi tanto ci diamo un occhio peccato che la mucca ha deciso che i lamponi erano buoni l’unica cosa che mi ha lasciato in quell’orto lì eran le melanzane ah ah anche le mucche mangiano tutto non gradiscono solo la lavanda il rosmarino quelle robe lì ma per il resto non fanno tanto le schifiltose


le mie ragazze
noi abbiam passato la settimana scorsa praticamente in stalla io e mio marito perché ci son stati i parti diciotto caprette hanno partorito a tempi alterni praticamente sapevamo più di caproni che di umani per quanto ci lavassimo infatti quando si andava giù in paese gli dicevo hai fatto bene la doccia perché ah ah però una soddisfazione unica io le chiamo le mie ragazze sul serio le chiami una a una hanno tutte un carattere le pecore no loro stan sempre in gregge



liberi tutto il tempo
col cambio della luna il ventidue ventitrè mi dovrebbe dare il vitello è una mucca molto molto docile il primo anno che c’era solo lei era sempre libera adesso in questi giorni qua la teniamo in stalla perché comunque non c’è tanto da mangiare quindi la dobbiamo alimentare noi ma lei va al pascolo d’estate viene portata tutte le mattine dopo la mungitura non li teniamo in stalla anche le capre e le pecore vengono lasciate libere tutto il tempo

pecore e capre
questo ha perso la mamma e va da tutte cerca perché sa che quando arriva un umano ferma una capra e lui si attacca bellissima capretta è la mia preferita quello è barbanera poi c’è bozzolo questa sta adottando quelli di un’altra dopo il parto a volte si fanno attaccare dai cuccioli per levarsi i dolori e poi possono adottarli ma in genere rifiutano i cuccioli di un’altra le pecore hanno un senso della maternità altissimo non li mollano gli agnelli tornano indietro e li prendono con la bocca piuttosto però non li lasciano mentre le capre no le capre vanno poi magari li chiamano però non gli stanno sempre dietro

corsi sui formaggi
facciamo latte formaggio yogurt il latte va lavorato subito viene munto al mattino presto e poi viene lavorato subito in mattinata a me piacerebbe fare corsi sul formaggio per imparare a fare qualcos’altro oltre quello che mi ha insegnato a fare la mia vicina e che fanno qui da tanto tempo

due su tre
i figli non so diciamo che questa follia l’abbiam fatta e decisa noi loro faranno le loro scelte se vorranno portare avanti questa cosa qua puoi spaziare veramente puoi fare anche il discorso dei cavalli per dire organizzare dei percorsi che c’erano e che ci sono ancora ma sporchi perché ovviamente tutti vanno giù ai sentieri lungomare ma in realtà qui c’è una sentieristica bellissima che nessuno conosce quindi qua le possibilità ci sono a parte l’orto e i formaggi se qualcuno vorrà proseguire proseguirà per ora due su tre sono propensi però onestamente sono ancora piccoli

le castagne
con andreoni ho fatto il corso della castagna lui è troppo bravo mi dà tutte le consulenze agricole gli ho chiesto di venirmi a dare un’occhiata ai castagni e abbiam trovato dei castagni innestati però il bosco è stato lasciato andare da cinquanta sessant’anni per cui l’idea è quella un domani di pulirlo anche con l’aiuto delle capre quest’anno i castagni erano tutti malati da andreoni hanno fatto i primi lanci dell’insetto antagonista ma i tempi sono lunghissimi comunque in totale abbiamo quarantotto ettari ma c’è ancora molto da pulire


i turisti
quando arrivano qua ci dicono stupiti ma questo è un vero agriturismo l’anno scorso la stagione è iniziata a aprile fino a ottobre abbiamo avuto tedeschi francesi italiani proprio li vedi in completa pace stanno anche delle giornate qua quando non hanno voglia di andare al mare se ne stanno qui addirittura troppo teneri due famiglie di tedeschi che si sono conosciuti qua hanno pensato bene di pulirci tutti gli alberi da frutto li hanno concimati hanno preso i polloni me li hanno impiantati e legati tutti e mi hanno anche tagliato la legna torneranno perché si son ritrovati tra di loro e hanno deciso che faranno le prossime vacanze insieme qua noi facciamo solo colazione e cena anche perché il pranzo non lo chiede nessuno solo da metà giugno la domenica a mezzogiorno lavoriamo anche come ristorante e poi qui il cliente ama far la colazione lunga praticamente si fa il pranzo perché poi c’è il pane fatto in casa il latte lo yogurt le marmellate vanno avanti diciamo fino alle undici 


divisi in cucina
noi ci siam divisi la cucina così non litighiamo mai io sono in cucina quando lui non c’è perché è impossibile mio marito è dolcissimo ma è impossibile stare in cucina con lui dopo vent’anni che stiamo assieme abbiamo deciso di fare così io faccio il pane la pasta e i dolci e lui fa il resto facciamo anche i piatti della zona magari però invece di fare la pasta al pesto facciamo le tagliatelle di farro o di grano saraceno 

http://www.agriturismodegliolivi.com/
intervista anna, marina  foto peo