lunedì 2 novembre 2015

Mostra scambio di semi e piante



Domenica 15 novembre ore 10.30

Presso l’agriturismo Il glicine e la lanterna
 frazione Casacorvi – Via Bassone 220  a Pontremoli

Inizio manifestazione ore 10.30 con presentazione e saluti, a seguire presentazione dei semi e delle piante, quindi si procederà agli scambi.

La mostra e aperta a tutti, ma gli scambi possono avvenire solo tra chi ha portato del materiale (semi o piante),sono vietate tutte le forme di vendita, chiunque non rispetterà questa regola verrà allontanato dalla manifestazione.

Al termine (12.30 circa) seguirà pranzo condiviso, pertanto chi intende fermarsi si organizzi a portare del cibo, l’organizzazione mette a disposizione tovaglie, piatti, posate, bicchieri, pane e acqua.

Nel primo pomeriggio, dopo il pranzo (14.30circa) ci sarà la riunione dell’associazione in cui si parlerà delle varie iniziative che porteremo avanti il prossimo anno, avremo occasione di parlare fra l’altro della mostra del pomodoro che si svolgerà il 21 agosto 2016.

per info Maurizio Lunardon 3392668065.

Come arrivare a destinazione:

dall’autostrada A15: all’uscita del casello di Pontremoli girate a destra direzione Pontremoli (strada provinciale 31); proseguite sempre dritto per la strada provinciale 36, poi per via Antonino Siligato (un lungo ponte piatto dopo il quale sulla destra trovate il mobilificio Sordi Arredamenti), e ancora per via Groppomontone; ancora avanti dritto per tutta via Europa, fino alla rotonda. Alla rotonda prendete la terza uscita (strada di fronte a voi) in via Don Quiligotti; arrivati allo stop, di fronte a voi vedrete il cartello con scritto Casa Corvi; girate a sinistra e proseguite fino al bar; di fronte al bar girate a sinistra, direzione Bassone (1 minuto di strada) e troverete l’imbocco della strada privata dell’agriturismo sulla vostra destra.

dalla strada statale: seguite le indicazioni per Pontremoli centro, quindi valicate il ponte dei Quattro Santi (via Cairoli) e passate subito dopo anche il ponte Pietro Bologna; a questo punto girate alla seconda a destra in via Tellini, e da lì proseguite sempre avanti dritto per tutto viale Cabrini, fate il sottopassaggio, e proseguite ancora avanti dritto (vedrete il cartello Casa Corvi) fino al bar; di fronte al bar girate a sinistra, direzione Bassone (1 minuto di strada) e troverete l’imbocco della strada privata dell’agriturismo sulla vostra destra. 

mercoledì 14 ottobre 2015

Assemblea Acqua Bene Comune

In dubbio la legittimità delle tariffe sull'acqua predisposte dall'AEEGSI
Il Consiglio di Stato dispone una perizia sul rispetto dell'esito referendario



Oggi 14 ottobre il Consiglio di Stato ha pubblicato l'ordinanza sul ricorso in appello promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori contro il metodo tariffario del servizio idrico elaborato dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico.
Nell'ordinanza si dispone un'ulteriore consulenza tecnica per assicurare la completezza dell’istruttoria ai fini di un compiuto giudizio.

Di fatto, i giudici intendono approfondire la questione della voce tariffaria relativa alla copertura degli oneri finanziari, onde valutarne la conformità al vigente assetto normativo quale scaturito dall’esito referendario.
Apprendiamo con piacere di tale decisione soprattutto dopo la sentenza del TAR che a nostro avviso risultava appiattita sulla teoria economica dominante riproponendo l'assunto per cui il servizio idrico è sottoposto alle logiche del mercato e del profitto.

Alla luce di ciò attenderemo l'esito di tale perizia fiduciosi che possa confermare le nostre tesi, ovvero che il metodo tariffario predisposto dall'AEEGSI viola palesemente l'esito del secondo referendum sul servizio idrico del giugno 2011, quello che ha abrogato la remunerazione del capitale investito nelle tariffe.

Ci teniamo a ribadire che nel frattempo come movimento per l'acqua proseguiremo la mobilitazione e le campagne volte alla piena e reale attuazione degli esiti referendari.




PER APPROFONDIRE QUESTI TEMI E DISCUTERE PROPOSTE OPERATIVE, E’ CONVOCATA UN’ASSEMBLEA CITTADINA 
ven. 23 ottobre alle ore 18 a Sarzana presso l'Arci in via Landinelli



lunedì 5 ottobre 2015

Azienda Agricola Il Posticcio

contadini
io son nato da una famiglia di contadini mi è sempre piaciuta l'agricoltura ci ho lavorato da quando ho cominciato a lavorare con le macchine agricole e piano piano mi son fatto un'esperienza su varie produzioni agricole produco tante cose 
le capre
ora sono cinquanta ettari il primo pezzo l'ho comprato nel '72  c'era la casa con quattordici ettari di terreno  era tutto bosco impossibile da pulire perchè non si vedevano le buche ci si finiva dentro allora ho recintato e ci ho messo 30 capre il grosso l'hanno ripulito loro poi siamo intervenuti noi
certificazioni
questa è un'azienda interamente biologica certificata però poi  ogni prodotto deve essere analizzato singolarmente quindi io pago la certificazione totale per l'azienda e poi le analisi per ogni singola produzione olio vino miele marmellate eccetera alla domenica è sempre aperto e si può venire a comprare i prodotti sennò io vendo soprattutto a stranieri che vengono in vacanza in zona e mi conoscono da tanti anni e a qualche negozio o ristorante della zona
la pensione
qui lavorano due persone fisse due ragazzi bravissimi che lavorano tuti i giorni compreso il sabato fino a mezzogiorno io vengo il fine settimana e alla sera quando c'è da sistemare e da lavorare nei laboratori la casa c'è ma non ci abitiamo fissi finchè ho il negozio di macchine agricole continuo a vivere a villafranca quando andrò in pensione mi trasferirò qui
la legna
questo è un bosco d'alto fusto registrato dalla regione toscana io tutti gli anni devo far la pulizia del bosco sotto me la fanno gli animali ma quando le piante cominciano a toccarsi bisogna diradarle allora tutti gli anni produco duemila duemilacinquecento quintali di legna ho tutta l'attrezzatura per tagliarla quando piove si taglia la legna 
l'olio
qui è dove faccio l'olio questa macchina defoglia le olive e la roba grossa perchè la raccolta non si fa a mano ma con gli abbacchiatori che a volte rompono anche il ramoscello io alla sera mi ritrovo le olive belle pulite e inizio a frangerle io faccio olio denocciolato solo con la polpa così ha un'acidità bassissima massimo arriva 0,10 - 0,12 perchè non c'è l'acido tannico del nocciolo e poi perchè lo frango subito appena raccolto 
 
il frantoio
ho comprato il frantoio cioè la macchina che frange le olive  fa tutto in automatico io metto le olive  e poi seguo e controllo accuratamente tutto il procedimento faccio tutto da solo quando l'ho preso io nel duemila costava cinquantacinquemila euro però c'era il cinquanta percento di contributo e comunque il costo è stato ampiamente ammortizzato in più  posso frangere subito dopo il raccolto e  non ci sono miscele di altre olive al frantoio pubblico se prima di me è passato qualcuno con le olive marce  rimane il sentore no no è un investimento indispensabile! 
a freddo
qui viene fatto tutto a freddo non viene aggiunta acqua perchè si usa quella contenuta nel chicco però c'è una resa del due percento in meno perchè l'acqua calda fa uscire più olio dalla sansa e io invece tanto lo perdo e in più il mio olio non viene mai centrifugato  viene fuori per affioramento dal decanter  poi passa attraverso un filtro di cotone e al mattino lo ritrovo bello pulito e limpido e nemmeno durante l'imbottigliamento viene centrifugato  perchè non uso la pompa per imbottigliare ma il depressore  che lo succhia  va nei becchelli e poi nelle bottiglie
la mosca
l'anno scorso col tempo che ha fatto nessuno ha fatto l'olio perchè la mosca ha distrutto tutto io mi son salvato perchè la mosca solitamente attacca l'olivo dal primo al quindici di luglio io vedendo quel clima quasi equatoriale caldo umido ho messo le trappole al quindici di giugno quando siamo arrivati al quindici di luglio le bottiglie erano piene di mosche sicchè le ho anticipate gli altri che le han messe dopo o che han fatto i trattamenti con prodotti chimici han perso tutto io non ne ho fatto un'esagerazione perchè con duemilaquattrocento piante ho fatto dieci quintali però qualcosa ho salvato 
vini autoctoni
faccio cinque tipi di vino tre dolci e due secchi il primo impianto della vigna l'ho fatto nel 74  son tutti vigneti autoctoni lunigianesi i rossi sono pollera rossara schiava morone marinello e uve merlot che però ho preso in lunigiana è un merlot imbastardito nei bianchi invece c'è durella albarola braciola il vermentino rosa che ha un chicco grosso con dei puntini le botti sono tutte in cemento vetrificato 
tutto da sola
questa macchina sgrana l'uva il raspo esce e i chicchi passano attraverso dei rulli in gomma che girano molto piano e schiacciano i chicchi uno per uno in modo soffice poi con una pompa passano in una pressa pneumatica che viene impostata col computer e in meno di due ore fa tutte le operazioni schiaccia si ferma rimescola riparte  fa tutto da sola
il sidro
faccio anche l'aceto di mele e il sidro la mela è un prodotto che si presta a innumerevoli trasformazioni io ho trecento piante di rotelle poi ho anche le delizia le renette le prime produzioni le vendo le ultime e quelle che cadono a terra le trasformo in sidro  gli scarti del sidro cioè la polpa senza succo e senza zuccheri la dò agli animali poi dal sidro ci faccio l'aceto di mele insomma della mela si utilizza tutto!
il miele
il mio è un  miele biologico dop  non è una cosa facile si parte dai trattamenti omeopatici alle api che vanno fatti più spesso rispetto agli altri  trattamenti  e sono più costosi poi si deve pagare il controllo che quest'anno per esempio è di 868 euro e poi c'è molta più attenzione alla qualità del prodotto faccio acacia castagno e millefiori
puro d'acacia
io faccio del miele d'acacia che è bianco non come quello che si vede in giro che è rosso ci scrivono acacia ma non c'è solo acacia un buon dieci quindici percento sono altri fiori io tutti i giorni apro l'arnia dove c'è il telaino del miele quello di sopra che è quello dell'apicoltore non quello sotto che è la loro riserva e quando vedo che cala la raccolta del miele d'acacia  e  c'è un puntino rosso di altri fiori chiudo subito l'arnia 
marmellate
ho anche l'autorizzazione per le marmellate perchè da un pò di anni chi ha il laboratorio del miele ha anche l'autorizzazione per fare le marmellate faccio soprattutto marmellata di fichi perchè ho tantissimi fichi poi  quella di mele di zucca d'anguria di susine di melone
la provenza
qui c'è il laboratorio dove in futuro vorrei fare i fomaggi son partito con l'idea di fare caprini con mia figlia che è veterinaria siamo andati nell'alta provenza tre giorni ospiti di una cooperativa per vedere come fare questi caprini lì sono le donne che fanno i formaggi con metodi tradizionali senza tutte le norme igieniche che ci sono qui 

blue tongue
avevo già comprato le capre quelle camosciate che hanno lì però poi è venuta fuori la storia della blue tongue e non le hanno fatte passare alla frontiera così ho dovuto lasciarle lì ci ho perso anche la caparra è un progetto che riprenderò in seguito quando mi ritirerò dal lavoro e verrò a stare qui definitivamente
i lama
la storia dei lama è iniziata nell'80 un amico che ha una passione per gli animali un giorno mi telefona e mi dice ti ho fatto un regalo se sei a casa te lo faccio portare dopo un pò arriva un camioncino dello zoo di carpi e mi molla qui una coppia di lama che tra l'altro mi son dovuto anche pagare ah ah poi è ripartito per consegnare l'altra coppia al mio amico che abita sopra viareggio...per un pò è andato tutto bene poi una sera l'amico mi telefona e mi dice guarda che ti mando su anche i miei! non poteva più tenerli perchè andavano nei giardini dei vicini e si mangiavano tutti i fiori la gente non ne poteva più ah ah così mi son ritrovato due coppie
la veglia
quando è morta la prima lama è successa una cosa stupenda l'abbiamo trovata distesa a terra che non stava bene allora  l'abbiamo portata nella stalla  e tutti gli altri l'hanno seguita e gli si sono messi intorno  sono rimasti a vegliarla tutta la notte poi alla mattina quando è morta se ne sono andati una cosa davvero commovente purtroppo ora me ne sono rimasti solo sei perchè l'hanno scorso  i lupi m'hanno ammazzato i piccoli li hanno proprio sventrati quelli grandi invece li hanno feriti alle zampe ma si son salvati

foto e intervista: enrico e anna
sito internet: Il Posticcio

















giovedì 10 settembre 2015

Solidarietà ai profughi


ANCHE NOI, ALLA SPEZIA, STIAMO CON LE DONNE E GLI UOMINI SCALZI
11 SETTEMBRE ORE 18 alla Spezia, in PIAZZA RAMIRO GINOCCHIO ( davanti
al Museo Lia ) partirà LA MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI

Percorreremo scalzi poche centinaia di metri, lungo la via Prione fino a raggiungere il mare, al
molo Italia. L’iniziativa è nata a Venezia per opera di personalità del mondo dello spettacolo,
della cultura e del giornalismo nei giorni in cui, dopo le stragi nel Mediterraneo, abbiamo visto le
incredibili scene di profughi in fuga da guerra, fame e miseria, marchiati sulle braccia dalla polizia,
respinti alle stazioni ferroviarie, in cammino scalzi sull’autostrada per raggiungere l’Austria e
quindi la Germania. Con questo semplice gesto collettivo - marciare insieme scalzi - vogliamo
esprimere lo sdegno per le indicibili sofferenze inflitte ai profughi e dire con forza da che parte
stiamo: con loro
E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni
cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è
necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E'
difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per
poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro
ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di
cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro .
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non
ascoltarle. La Marcia delle donne e degli uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di
civiltà.
E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di
capire che n on è in alcun modo accettabile fermare e respingere c hi è vittima di ingiustizie militari, religiose
o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa
lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire
la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i
diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le
sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.
Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Ma
invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa. Per chiedere con forza i primi quattro
necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

lunedì 31 agosto 2015

Parigi chiama La Spezia

Il 19 settembre a La Spezia avrà luogo la conferenza “Parigi chiama La Spezia: salvare il clima, chiudere con il carbone, aprire nuove opportunità. Ambiente, salute, economia, lavoro”, organizzata dal WWF Italia e il Comitato SpeziaViaDalCarbone.
Il convegno ha lo scopo di fornire ai partecipanti informazioni sugli aspetti sanitari, ambientali ed economici connessi a differenti possibili scelte energetiche, dimostrando come le fonti fossili, in primis il carbone, siano soluzioni sbagliate non solo sul piano ambientale ma anche sul piano economico/occupazionale. Al centro dell’iniziativa ci saranno anche proposte per una transizione energetica della città della Spezia verso nuovi modelli di sviluppo economico.

L’iniziativa della Spezia si inserisce nella road map WWF in vista del vertice Onu sul Clima che si terrà a Parigi a fine novembre. Al seminario saranno invitati a assistere ospiti di rilievo e gli stakeholder locali.

Obiettivi del seminario
- Dare conto delle migliori ricerche scientifiche sul legame tra le emissioni da combustione del carbone e la salute;
- Fornire strumenti di conoscenza sul legame ambiente-salute ai media locali;
- Fornire un quadro delle possibili soluzioni energetiche e di sviluppo per coniugare ambiente e salute, evidenziando i co-benefici delle politiche di riduzione delle emissioni;
- Condividere gli obiettivi e i primi esiti del progetto Spezia 20.20 Smart City, mettendo le basi per la costruzione di una “comunità intelligente” e una programmazione strategica di lungo periodo.

Il programma sarà pubblicato a breve.

PARTECIPAZIONE GRATUITA, INIZIATIVA APERTA A TUTTI CITTADINI


mercoledì 26 agosto 2015

Maestri d'ascia

 Dante Alighieri nella Divina Commedia ha chiamato le loro prodezze Divin'Arte
Ne era convinto: i maestri d'ascia, gli antichi costruttori di navi, non solo erano esperti modellatori del legno, ma veri e propri artisti, custodi di una sapienza che aveva a che fare con la tecnica ma anche con la poesia, lo spirito del mare.
Qui, nel golfo della Spezia, hanno segnato la storia delle costruzioni navali dando forma a piccole e grandi imbarcazioni; nel  lontano passato erano molti; ai giorni nostri sono una sparuta 'discedenza', custodi di un patrimonio culturale e professionale.
Attorno a questi valori ruoterà l'incontro
Il maestro d'ascia e la divin' arte; alla scoperta dell'antico mestiere guardando al futuro

promosso dall'Associazione Posidonia e dalla Pro Loco delle Grazie, con il patrocinio del Comune di Porto Venere.

L'appuntamento è per domenica 30 agosto, alle 21, ai giardini pubblici delle Grazie.

Interveranno:
Ernani Andreatta, fondatore e curatore del museo marinaro <Tommasino-Adreatta> di Chiavari;
Dino Nascetti, presidente di Promostudi 
Pietro Ricci, maestro d'ascia
Moderatore Corrado Ricci, giornalista

Alcuni filmati 'accompagneranno' la navigazione tra le onde della storia, per guardare al futuro.

Associazione Culturale di Promozione Sociale POSIDONIA
via Libertà 87 - Le Grazie di Porto Venere